L'ex arbitro Gavillucci: "Regolare il 2-0 della Roma, giusto annullare il gol di Orban"

Altro giro altra corsa, altre polemiche arbitrali. La quinta giornata di Serie A ha portato in dote altre discussioni sull'operato dei direttori di gara e in esclusiva a TMW l'ex arbitro Claudio Gavillucci ha analizzato tutti i casi che hanno fatto parlare.
Altra giornata con alcune polemiche in Serie A. I primi a lamentarsi quelli dell'Hellas per due episodi: trattenuta di Pellegrini su Serdar nel recuperare palla a inizio azione che ha portato alla rete del 2-0 e il gol annullato a Orban per fallo di mano: come valuta questi episodi?
"Sul primo episodio, il contatto tra Pellegrini e Serdar c’è ma è davvero minimo: un appoggio leggero, che non incide in maniera determinante sull’equilibrio del giocatore del Verona. Io non condivido l’idea di ricorrere alla tecnologia per situazioni marginali come questa. Serdar sente il tocco e va giù, ma non ci sono gli estremi per parlare di fallo. In questi casi il silenzio del VAR è corretto, perché non si tratta di un errore chiaro ed evidente: episodi così devono rimanere nella sensibilità dell’arbitro. Giusta, quindi, la scelta di lasciar proseguire l’azione e convalidare la rete.
Per quanto riguarda invece il gol annullato a Orban nel finale, la dinamica è più chiara: dopo il colpo di testa, il pallone sbatte sull’avambraccio e da lì finisce in porta. Anche se il gesto non è volontario, il regolamento è inequivocabile: ogni tocco di mano in attacco che porta direttamente o nell’immediatezza a un gol rende la rete irregolare. Di conseguenza la decisione di annullare è corretta, e qui la tecnologia è stata fondamentale".
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