Bonanni: "La Roma può solo crescere, è fortunata ma compatta". AUDIO!

Bonanni: "La Roma può solo crescere, è fortunata ma compatta". AUDIO!Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano
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di Gabriele Chiocchio

L'ex calciatore e tecnico Massimo Bonanni è stato ospite di Maracanà, trasmissione di TMW Radio.

Quale il primo pensiero di giornata?
"A Fabio Grosso e al suo Sassuolo. Sono contento per Fabio che sia riuscito a centrare una vittoria importante. Ho rivisto soprattutto nel primo tempo un Sassuolo gagliardo".

Milan, è un segnale scudetto?
"Credo che il Milan non è una squadra che può essere pensata più forte di Inter e Napoli. Ieri ottimi 20 minuti iniziali, ho visto un giocatore particolarmente in difficoltà, ossia Marianucci, dall'altra parte il Milan ha fatto una fase perfetta, ha rischiato il giusto. Il Milan credo stia facendo sopra le sue possibilità, Napoli e Inter sono più forti".

Napoli, frizioni pericolose Conte-De Bruyne?
"A Manchester sono stati fatti i complimenti per l'atteggiamento, stavolta una tirata di orecchie. Conte avrà avuto i propri motivi per sostituirlo, come a Manchester. Se in quel momento ha deciso di fare quel cambio Conte, anche a malincuore il calciatore deve accettarlo".

Roma, 12 punti e in testa con Milan e Napoli:
"La Roma ha fatto anche ieri una partita in cui è riuscita a sbloccare subito il risultato, poi le gira anche bene, visto l'andamento. È una squadra, però, che può solo crescere. È lì giocando un calcio ancora non alla Gasperini, vuol dire anche qualcosa. Sarà anche fortunata ma è una squadra compatta, che sa cosa vuole. Non lotterà per lo scudetto ma va messa nel lotto delle prime quattro".

Fiorentina, situazione molto complicata:
"È dalla prima giornata che diciamo che sta deludendo tutti. Ci si aspetta molto di più, ho visto la partita col Pisa, che meritava la vittoria. È una situazione molto pericolosa, Pioli ha tre anni di contratto e prima di cambiare un allenatore qualsiasi società ci pensa tanto. Probabilmente non stanno riuscendo a trovare una chiave di volta, che dovranno trovare a breve. O c'è il rischio che da qui a poco la società cambi. Ma ribadisco, le colpe sono anche dei calciatori".