Trigoria - Di Francesco: "Il derby vale più di 3 punti. In campo uno tra Schick e Ünder, out Perotti, in dubbio Manolas e Florenzi". FOTO!
Queste le parole di Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, in conferenza stampa:
Come si gestisce l'euforia dopo una gara del genere?
"Ben venga il derby, queste partite si preparano da sole dal punto di vista emotivo. Bisogna mettere in campo la stesa determinazione e cattiveria. Vale più di tre punti, vale un posto in Champions, oltre a essere una gara a sé"
Il nuovo modulo?
"Abbiamo fatto il 3-4-2-1 o 3-4-3. Scelta ponderata che ha dato un valore aggiunto alla squadra e mi ha fatto capire che la squadra può giocare in questo modo, in altri casi. Siamo arrivati fin qui giocando col 4-3-3, ricordiamolo. Nulla diventa importante se non si interpreta il tutto con determinazione, cattiveria, convinzione e l'atteggiamento giusto. I numeri vanno a farsi friggere se non c'è un atteggiamento corretto".
Schick gioca?
"Non parlo di formazione, potrebbe giocare lui o Ünder. Uno dei due giocherà".
Cosa colpisce più di tutto di Dzeko?
"Ha qualità impressionanti, sia tecniche che fisiche, che a volte non sfrutta totalmente. Con il Barcellona la sua migliore partita da quando sono qui, per applicazione, convinzione, determinazione. Mi auguro che ripeta queste prestazioni, sia con le grandi squadra e sia contro le squadre meno blasonate".
La gara con il Barcellona può cambiare il corso della storia della società?
"Penso di sì ma lo vedremo più avanti, è stata una cosa straordinaria. Era inaspettato da parte di tutti ma rimango sereno. Dobbiamo avere consapevolezza, questa partita ora deve dare seguito alla parola mentalità. Dobbiamo trattare tutte le partite allo stesso modo, questo ci farà crescere".
Dopo il fischio finale della gara di Champions è andato subito negli spogliatoi. Voleva lasciare spazio ai giocatori?
"Lo faccio sempre ultimamente, per lasciare spazio ai collaboratori e ai giocatori. Voglio far crescere la mia squadra dentro Trigoria. Quello che dovevo esternare l'ho esternato all'interno dello spogliatoio".
Defrel e Perotti?
"Out entrambi contro la Lazio. Defrel da valutare il suo problema alla caviglia. Perotti speriamo con il Genoa o SPAL, più facile con la SPAL. Per quanto riguarda qualche giocatore che non si è allenato bene per febbre o altri problemi, qualche dubbio su Manolas e Florenzi. Importanti gli allenamenti di oggi e domattina. Forse con lo Shakhtar abbiamo sbagliato a mettere in campo qualche giocatore che non stava benissimo e non possiamo più sbagliare".
Non ha tante pedine per fare il 3-4-3
"Se dovessi portare avanti questo sistema di gioco la tua analisi sarebbe perfetta. Ho più che centrocampisti che difensori centrali ma è un grande valore aggiunto e potrebbe essere ripresentato domani o potremmo tornare al 4-3-3. Più delle scelte, l'importante è l'atteggiamento, oltre ai principi di gioco. Siamo stati bravi a far uscire sempre un difensore in aggressione. Questo era fondamentale e volevo poi avvicinare qualche giocatore in più a Dzeko e abbiamo avuto dei risultati importanti ma non è detto che sia la soluzione a tutto".
La fisicità è tra le principali qualità della Roma?
"La fisicità è importante per diventare importanti in Italia e in Europa".
La Roma arriva dalla gara contro il Barcellona, la Lazio dall'eliminazione in Europa League. Chi arriva meglio al derby?
"Tutte queste situazioni vengono annullate, il derby è una storia a sé. Questa è una gara da prendere con le molle, loro saranno rabbiosi come noi eravamo feriti col Barcellona, dopo la gara contro la Fiorentina. Dobbiamo essere bravi a prepararla mentalmente".
Che effetto le fa essere l'unica italiana in Europa?
"Una grande gratificazione, anche se per alcune partite mi sono dispiaciuto. La Lazio dava la sensazione di avere nettamente in mano la gara e non c'era motivo per pensare a 4 gol del Salisburgo. Loro con un gol hanno cambiato la gara. La Lazio ha grande fisicità, ha davanti un gran giocatore bravo ad attaccare la profondità e noi, ogni tanto, diamo campo agli avversari. Milinkovic Savic e Luis Alberto sono bravissimi nell'imbucare le difese avversarie. La Lazio è la squadra più brava nel mandare in porta i propri giocatori".
Che sensazioni ha sulle semifinali? La squadra è pronta per questo finale di stagione?
"Del Liverpool non ho parlato perché ci saranno 3 gare importantissime prima. La nostra gente aspettava da 34 anni questa gara. Avremo davanti una squadra forte, con giocatori di gamba, non sarà facile. Il destino ci ha portato ad arrivare in semifinale, vediamo se ci porterà in finale".
Disse tempo fa che la squadra debba essere resiliente. Quanto ci deve lavorare ancora?
"Ci sono ancora i lavori in corso, abbiamo fatto un percorso di alti e bassi fino ad ora. Dovremo essere meno oscillanti".