Volo di Icaro o senso di appagamento? La Roma torna coi piedi per terra e deve difendere il quarto posto
Cos'è successo alla Roma? Viene da chiedersi questo dopo la sconfitta contro il Cagliari, la seconda consecutiva, la quinta in campionato dopo 14 giornate. Quello che è mancato in Sardegna però non è stato tanto il gioco, ma è stata una questione di atteggiamento e probabilmente la mancanza di gioco ne è stata una diretta conseguenza. La facilità con cui Obert gira intorno a Ndicka, quella con cui Folorunsho supera Koné, Mancini e viene steso da Celik che rimedia il cartellino rosso.
Nella stessa partita contro il Napoli, decisa da un'azione controversa, si era vista una Roma svuotata. Il tecnico aveva parlato di mancanza di energie per l'impegno di Europa League. Col Cagliari questa scusa non poteva reggere, vista la settimana di allenamenti avuta a disposizione. Un momento arrivato in maniera del tutto inaspettato dopo che la Roma era arrivata a occupare la vetta della Serie A da sola e sembrava, per le prestazione fornite, in procinto di spiccare il volo. La partita contro il Napoli all'Olimpico poteva farla allungare sui campioni d'Italia a +5, mentre 2 partite dopo si ritrova a -4. Un volo di Icaro o senso di appagamento?
Tornando coi piedi per terra, la Roma si ritrova a difendere il quarto posto, vero obiettivo della stagione, a +2 dal Bologna, ma ora entra in un periodo cruciale, con due scontri diretti Champions: Como e Juventus. Partite per cui i jolly a disposizione sono terminati e la Roma dovrà ritrovarsi per non uscire ridimensionata.
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