Palermo-Roma 2-4 - Top & Flop

05.10.2015 10:00 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Palermo-Roma 2-4 - Top & Flop
© foto di Vocegiallorossa.it

TOP

APPROCCIO – Già dagli sguardi durante il riscaldamento i giocatori della Roma avevano l’occhio della tigre. Il tutto si è trasformato sul campo con un gol e che gol dopo appena un minuto e mezzo. Alla mezz’ora la gara era praticamente finita con un secco 3-0 che non lasciava appelli.

GERVINHO – L’infortunio di Dzeko e Totti ha ridato alla Roma un Gervinho mai visto. Da punta centrale ha segnato 4 gol in 3 gare. Quello che lascia sbalorditi è la qualità delle reti: tap-in di piatto al volo, inserimento e destro di prima sull’uscita del portiere, doppio dribbling e botto sotto il set, controllo-dribbling e puntata all’angolino basso. Se ci aggiungiamo un colpo di tacco al volo che si è stampato sulla traversa…

MODULO – Quando le cose non girano per il meglio, il modulo più semplice da attuare è il 4-4-2. Garcia vara questa tattica puntando, dove non si può sul palleggio, ad avere una squadra da corsa con due esterni tattici di qualità come Florenzi e Falque. Finché la condizione fisica e mentale ha retto, non c’è stato match.

RISCATTO – La Roma era chiamata alla vittoria dopo la sconfitta contro il BATE per scacciare tutti i troppi cattivi pensieri (e qualche problema) che si erano fatti sulla squadra, il tecnico, la dirigenza. Qualche buona azione si è vista, ma l’importante erano i 3 punti prima della sosta per evitare 14 giorni lunghissimi.

FLOP

MECCANISMI DELLA DIFESA – Un reparto da che fa acqua. Se Florenzi è stato riportato in avanti, con risultati importanti, manca ancora un difensore di ruolo al centro della difesa. De Rossi s’impegna e fa quel che può, ma non può riscoprirsi difensore dopo una carriera a centrocampo. Sul gol di Gilardino prima lo tiene in gioco, poi si fa saltare troppo facilmente. Se per De Rossi c’è l’attenuante, Manolas anche sta mostrando segni di cedimento nelle ultime partite: è in ritardo sul gol di Gonzalez e nel primo tempo non si capisce con Szczesny (perché esce in quella maniera?).

RIENTRO – Se l’approccio al match è stato esemplare, il rientro nel secondo tempo non è da grande squadra. Si è pensato che la partita fosse già stata vinta e una squadra che non riesce a far girare il pallone e ad amministrare non può adagiarsi sugli allori. Come contro la Juventus la squadra ha permesso che si riaprisse una partita già vinta.

ADATTATI – Continua la moda di schierare, questa volta più per necessità, i giocatori non nei loro ruoli. A Florenzi e De Rossi, si sono aggiunti Emerson Palmieri a fare il doppio terzino alto a sinistra e Gyomber, preso come un difensore centrale, in Nazionale gioca all’occorrenza mediano alla De Rossi (più un quinto difensore che centrocampista), a Palermo ha fatto l’esterno destro, ricordando il Jedvaj o il Romagnoli di qualche anno fa.