Lazio-Roma 1-0 - Top & Flop
TOP
MONTAGNE RUSSE CHAMPIONS - La Roma mette il freno a mano in campionato, così come Inter e Milan, ovvero le squadre che sono andate avanti in Europa (il Napoli fa una corsa a parte). La sconfitta nel derby lancia la Lazio al secondo posto, ma di fatto non preclude nulla per la Roma che resta a 1 punto dal Milan e a una partita dall'Inter, rispettivamente quarta e terza forza del campionato.
LE COLONNE DEL GALLO - In una gara in cui è difficile trovare aspetti positivi, questo top è una questione di solidarietà per Belotti che contro la Lazio si ritrova in modalità Ercole a sostenere da solo tutto il peso dell'attacco romanista.
FLOP
ANCORA TU... - Dopo l'errore che era costato il derby d'andata, Ibanez è protagonista in negativo anche in quello del ritorno, facendosi espellere alla mezzora del primo tempo.
MISMATCH ANNUNCIATO - Quello tra Zaccagni e Zalewski. Spostato sulla fascia destra l'italo-polacco soffre di suo, figuriamoci quando deve vedersela con uno come il 20 della Lazio, aiutato su quell'out da Luis Alberto. Il gol nasce proprio da un errore suo che libera Zaccagni.
SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI - 3 espulsioni in totale in campo, 2 per i giocatori e una per il preparatore dei portieri. Una rissa per una palla buttata fuori da Pedro (con un giocatore della Lazio a terra), una a fine partita in campo e spintonate negli spogliatoi. La pausa servirà anche ad allentare questa tensione. O magari no.
TENTAR NON NUOCE - Se quando sei avanti 2-0, giocare e puntare tutto sulla difesa è un modo valido per passare il turno. In campionato, con in ballo i 3 punti, in un derby dove hai di fronte una Lazio fragile in difesa e ferita dall'eliminazione in Conference League, pensare soltanto a non prenderle può portare a una sconfitta del gerere. Un gran tiro di Wijnaldum e un cucchiaio di Spinazzola sono tentativi con cui o peschi il jolly o qualcosa è andato storto.
NON C'È NEANCHE LA REAZIONE D'ORGOGLIO - Di solito, in partite del genere, Mourinho mette in campo tutte le punte per tentare di sbancare. Stavolta gli ingressi di Abraham, Solbakken ed El Shaarawy non portano neanche a quella reazione mentale, grintosa, che va oltre l'aspetto tecnico/tattico, anzi è la Lazio a rischiare il raddoppio con Luis Alberto che sbaglia il passaggio decisivo per Cancellieri in situazione di due contro uno.