Fioranelli arrestato in Austria per la scalata all'As Roma, si attende l'estradizione
Dopo l'ordinanza di custodia cautelare emesso nei giorni scorsi dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pubblico ministero Giorgio Orano in merito alla trattativa di acquisizione dell'As Roma, oggi Vinicio Fioranelli è stato arrestato in Austria.
Il gip Donatella Pavone aveva emesso contro di lui e l'avvocato svizzero Volker Flick un ordine di custodia cautelare ipotizzando per entrambi il reato di aggiotaggio. Flick non è stato ancora rintracciato e si troverebbe in Svizzera.
Fioranelli è assistito dagli avvocato Riccardo Olivo di Roma e Stefania Farnetani di Milano i quali dovranno ora seguire le procedure relative alla sua estradizione cosi' come richiesto dalla magistratura romana. Secondo quanto si è appreso Fioranelli stava rientrando in Italia dopo aver concluso alcuni affari in Austria. Nell'ambito dell'indagine il gip Donatella Pavone ha anche emesso un ordine di custodia cautelare contro Elio Ciolini Baccioni operatore finanziario e residente in Svizzera.
Come è noto nell'ambito dell'inchiesta sono stati anche perquisiti tre operatori finanziari Vittore Pascucci, Alessio Possenti e Alvaro Robelo Gonzales indagati per i reati di aggiotaggio e truffa.
Avrebbero ottenuto illecitamente denaro da istituti finanziari poi impiegato per acquistare azioni della Roma quando in seguito alla proclamata intenzione di Fioranelli di acquistare la As Roma insieme con Flick il titolo subiva un notevole incremento di valore.
L'inchiesta, affidata al nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, riguarda la diffusione al mercato di false notizie relative a un ventilato acquisto del pacchetto di controllo della As Roma da parte di una cordata guidata da Fioranelli e Flick. Ciò aveva determinato una sensibile alterazione del prezzo dell'azione As Roma che, alla data del 22 giugno del 2009, segnava un +124% rispetto al valore del titolo prima della notizia.
Gli accertamenti vanno avanti sin dal 2009, quando gli indagati avevano tentato di dare credibilità mediatica al ventilato acquisto del pacchetto di controllo della As Roma, attraverso la diffusione di notizie false al mercato, alla Consob, alla famiglia Sensi, alla stampa nonché a Mediobanca (advisor designato dal club capitolino), in ordine alla sussistenza di asserite disponibilità finanziarie necessarie per l'acquisto della citata società di calcio.
Alcuni degli indagati, secondo le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Nello Rossi, erano anche in contatto con una organizzazione criminale transnazionale dedita alla realizzazione di truffe, di ingenti proporzioni, nei confronti di istituti bancari elvetici e tedeschi, mediante il deposito di titoli falsi, apparentemente emessi dal Ministero del Tesoro degli Usa, denominati Boe (International Bill of Exchange), posti a garanzia delle cospicue linee di credito richieste.
Questa organizzazione - si sottolinea - era stata sgominata dai finanzieri nello scorso mese di settembre, quando hanno dato esecuzione all'arresto di otto soggetti, perché dediti alla negoziazione, nel sistema bancario/creditizio internazionale, dei citati titoli di credito falsi per diverse decine/centinaia di milioni di dollari americani. Dalle indagini è emerso che gli stessi indagati, consapevoli della falsità di quei titoli e con l'intervento di vari mediatori, si sarebbero attivati nel tempo per ottenere la negoziazione dei titoli presso vari Istituti di credito, in Dubai, Malesia, Romania, Monaco, Regno unito.
Lo scopo era quello di ottenere l'immediata liquidazione o cospicue linee di credito ovvero ancora anticipazioni e/o aperture di credito. Le attività hanno consentito di individuare Iboe per un importo facciale complessivo pari a 565 miliardi di dollari, di cui alcuni sottoposti a sequestro per oltre 80 miliardi di dollari.