Siena, Sannino: "Sono contento per la città e per i tifosi. Non si faccia un processo alla Roma"

14.02.2012 16:09 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Fonte: Raffaella Bon - Tuttomercatoweb.com - Radio Radio TV
Siena, Sannino: "Sono contento per la città e per i tifosi. Non si faccia un processo alla Roma"
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© foto di Federico De Luca

Tuttomercatoweb.com ha intervistato Beppe Sannino, protagonista con il suo Siena della grande impresa di ieri sera, con la vittoria sulla Roma di Luis Enrique. Un tecnico di spessore, che dimostra anche qualità a livello umano decisamente non comuni: "Io mi sento lo stesso di prima, la vivo come sempre pensando alla partita successiva, guai a non pensarla così: altrimenti non farei l'allenatore. Sono contento e capisco l'euforia che vive la città per aver battutto queste due squadre (Napoli e Roma), e sono soddisfatto per la città e per i tifosi".

La squadra la sta vivendo come lei?
"La deve vivere in questo modo, se molliamo facciamo la figura di Palermo o Firenze. Noi ora abbiamo un trittico molto importante e dobbiamo pensare a questo da domani, oggi è giusto che i ragazzi si riposino".

Mezzaroma ha speso parole importanti per lei
"Io lo ringrazio veramente per le parole di stima che ha usato verso di me. Posso solo dire che io da oggi penserò a fare bene, non è con una o due partite si può parlare di bravo allenatore: a fine stagione voglio la mia laurea se sarò stato in grado di guadagnarmela: la permanenza in serie A".

Si è levato qualche sassolino dalla scarpa per essere arrivato tardi?
"Ognuno ha il suo percorso, c'è chi è arrivato prima in A ed io ora, non è un problema, vuol dire che ho più cose da raccontare".

Sannino ha poi parlato anche ai microfoni di Radio Radio TV: "Ho fatto i complimenti a Luis Enrique, mia piace l’autorevolezza e l’autorità con cui fa l’allenatore ed il modo in cui si pone verso una piazza che l’ha seguito. Non vorrei si facesse un processo alla Roma. Ha fatto la sua partita contro una squadra, il Siena, di media classifica che ha trasformato in virtù i propri difetti. Negli ultimi quindici minuti ho temuto che la Roma ci raggiungesse perché si è fatta sentire la qualità e la forza dei giallorossi mentre noi avevamo speso tanto sul piano fisico. Totti? Alla sostituzione ho pensato che usciva un grande uomo ed un grande giocatore. Kjaer centravanti? E stata una mossa dettata dalla disperazione. Luis Enrique all’inizio della sua avventura non ha trascorso bei momenti ma poi si è visto qualcosa di concreto e bello. Se si dà a questa Roma del tempo, a breve potrà vincere sia in Italia che in Europa“.