Udinese-Roma 1-2 - Scacco Matto - Le difficoltà della prima parte, l'idea degli ultimi 20 minuti
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La Roma batte all'ultimo respiro l'Udinese grazie al colpo di testa di Bryan Cristante. Analizziamo la prestazione dei giallorossi, partendo dalla formazione schierata quasi due settimane fa.
LE SCELTE - De Rossi fa un ampio turnover e propone un 3-5-2 con Llorente, Huijsen e Ndicka a comporre la linea difensiva. Zalewski e Angelino giocano sulle fasce con Cristante, Paredes e Aouar in mezzo. Baldanzi e Lukaku guidano l'attacco.
Cioffi risponde con uno speculare 3-5-2 con Ehizibue, Samardzic, Walace, Payero e Kamara nel reparto mediano. Pereyra agisce alle spalle di Lucca.
FORTINO FRIULANO - L'Udinese, come previsto, si arrocca con un compatto 3-5-2. L'obiettivo di Cioffi è di chiudere tutte le vie del centro e ci riesce benissimo anche perché il giropalla della Roma è abbastanza prevedibile. I padroni di casa vogliono attirare fuori la Roma per poi colpire rapidamente in contropiede, una volta recuperata palla.
LE FASCE - I capitolini dovrebbero, quindi, provare ad aprire la difesa locale allargandosi sugli esterni. Il problema è che i giallorossi si muovono poco senza palla, rendendo difficile il lavoro del portatore palla. Samardzic, Lucca e Pereyra schermano bene i tre centrali, senza fare nemmeno troppa fatica, rendendo difficile l'arrivo del pallone nella zona centrale del campo. Aouar e Baldanzi si spostano spesso sulle fasce ma De Rossi chiede, invece, di isolare Zalewski e Angelino, per poi magari trovarli liberi sugli esterni.
ATTITUDINE - L'approccio dei giallorossi, dopo le energie mentali e fisiche spese contro Lazio e Milan, è comunque molto simile a quello di Lecce. Poco movimento senza palla, molti errori individuali anche dai calciatori migliori di questo periodo, come Paredes.
CAMBI DI MODULO - De Rossi alla mezz'ora torna così a 4 con Llorente e Angelino terzini e Baldanzi-Lukaku-Zalewski in avanti. La situazione migliora leggermente, con la squadra che ritrova i propri riferimenti, ma i giallorossi accelerano con l'ingresso di Dybala. De Rossi passa al 4-2-3-1 con Baldanzi, Dybala e Zalewski dietro a Lukaku. L'argentino fa apparire e sparire il pallone come vuole e i capitolini prendono coraggio, fino all'iniziativa di Cristante, che pennella un cross perfetto per il colpo di testa imperioso di Lukaku.
IL TERZO TEMPO - Alle ripresa della partita, l'Udinese si presenta con un nuovo tecnico, Cannavaro, e un 3-5-2 che diventa facilmente un 3-4-2-1 con Samardzic che si alza sulla linea di Pereyra, dietro a Lucca. I friulani fanno giocare la Roma, per poi colpire negli spazi lasciati dai capitolini. Cannavaro, d'altronde, non può fare molto in pochi giorni. La Roma schiera un 4-2-3-1 con Karsdorp e Angelino terzini, Cristante e Pellegrini in mezzo al campo e Dybala-Azmoun-Spinazzola dietro ad Abraham.
COSA VUOLE FARE DE ROSSI - L'idea è di sollecitare la fascia destra friulana con due esterni come Angelino e Spinazzola, avendo Abraham e Azmoun in area per le palle alte. Dybala si colloca dove desidera nella trequarti avversaria, con Pellegrini e Cristante a trazione anteriore per cercare il gol. Gol che arriva su un angolo seguito proprio a un tiro di Pellegrini e con il colpo di testa decisivo di Cristante. Pellegrini, per la qualità, e Cristante, per i colpi di testa, vengono preferiti a Paredes, fedelissimo di De Rossi, lasciato però a riposo per l'assalto degli ultimi 20 minuti.