Scacco Matto - Barcellona-Roma 6-1

25.11.2015 12:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Barcellona-Roma 6-1
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Per provare a fronteggiare i mostri sacri del Barcellona, Garcia sceglie Florenzi e Iago Falque sui due lati del campo, Keita e non De Rossi a centrocampo con Nainggolan e Maicon a destra in difesa. Luis Enrique, già privo di Mascherano, non rischia neanche Iniesta: dentro Vermaelen e Sergi Roberto, con Messi, Suarez e Neymar davanti.

Nei primissimi istanti di gara, la Roma prova una timida pressione sul primo possesso di palla avversario: superato il primo giro di lancetta però questo non accadrà più. Le intenzioni di Garcia sono quelle di aspettare i blaugrana, ma l’esecuzione in campo è pessima: i giallorossi, schierati inizialmente più con un 4-4-2, si dispongono su linee molto strette e alte sul terreno di gioco, ma non esercitano più pressing, rendendo gioco facilissimo ai padroni di casa, che non devono fare altro che giocare palla in avanti con la loro precisione, approfittando di una linea difensiva come spesso accade deficitaria, con errori a turno di uno dei quattro componenti che non fanno scattare il fuorigioco e liberano Messi e compagni davanti a Szczesny. In particolar modo Digne soffre molto il lavoro di Rakitic e spesso scompone la linea, in modo decisivo in occasione del gol dell’1-0, andando a cercare il croato troppo distante in campo e lasciando un’autostrada a Dani Alves, autore del comodo assist a Suarez. Il raddoppio di Messi è frutto essenzialmente della sconfinata capacità offensiva del tridente del Barcellona, il 3-0 ancora di Suarez arriva su calcio piazzato ma è il dispositivo difensivo in sé a essere completamente mal costruito, e neanche il passaggio al 4-5-1 presto trasformato in 6-3-1 con Florenzi e Iago Falque terzini aggiunti riesce a cambiare le cose. Il secondo tempo, in cui entra Iturbe per Nainggolan, è per la Roma pura attesa della fine della gara, ma, al di là di qualche affondo solitario del numero 7, c’è spazio per errori anche qui: in un momento di minor passività, l’aggressione si concretizza solamente in alcuni movimenti ad accorciare portati del tutto in solitaria, che uniti a una difesa che non segue portano il blocco ad allungarsi e a lasciare ancora più spazi. Il successivo ingresso di William Vainqueur porta Pjanic a spostarsi a destra: il bosniaco non aiuta mai Maicon lasciato fatalmente in uno contro uno con Neymar. La sostituzione del numero 15 con Uçan serve solo a far arrotondare ulteriormente il punteggio al Barcellona grazie al calcio di rigore fallito da Neymar e poi trasformato da Adriano, prima del gol della bandiera di Dzeko. “Non abbiamo fatto niente”, ha sentenziato Maicon a fine gara: il brasiliano è stato anche generoso, visto che quello che invece è stato proposto in campo è stato fatto in modo addirittura dannoso. Una disfatta che va anche al di là del pesante risultato, che fortunatamente non ha alcun peso in chiave qualificazione agli ottavi di finale per la Roma.