Roma-Sassuolo 3-4 - Scacco Matto - L'atteggiamento della squadra e gli errori difensivi

13.03.2023 19:50 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Sassuolo 3-4 - Scacco Matto - L'atteggiamento della squadra e gli errori difensivi
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Stop clamoroso della Roma che, in casa, si fa battere 3-4 dal Sassuolo.

LE SCELTE - José Mourinho tiene Mancini e Dybala a riposo e propone un 3-4-2-1 con Ibanez, Smalling e Kumbulla a comporre la linea difensiva.
Bove e Matic agiscono in mezzo al campo, con Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. Wijnaldum ed El Shaarawy si posizionando alle spalle di Abraham.
Dionisi risponde con il 4-3-3 con Frattesi, Lopez e Matheus Henrique a centrocampo mentre il reaparto avanzato è composto da Berardi e Laurienté esterni, oltre alla prima punta, PInamonti.

STRATEGIA - Il piano della Roma è ambizioso: tenere gli esterni alti e larghi per impensierire i terzini avversari e attirare fuori un centrale del Sassuolo con Abraham per sfruttare gli inserimenti da dietro di El Shaarawy e, soprattutto, Wijnaldum. E, a dire il vero, dopo 2 minuti la Roma sfiora il gol con un lancio millimetrico di Matic proprio per l'inserimento senza palla di Wijnaldum che, però, si lascia ipnotizzare da Consigli e tira debolmente.
Senza palla, i giallorossi vogliono sporcare la manovra emiliana per non far arrivare palloni puliti al tridente offensivo, lasciato 3 contro 3 con i tre difensori capitolini, con Ibanez dirottato sul centro destra per fare a gara di velocità con Laurentié, pericolo numero uno.

PRIMA FOLLIA - Il piano gara regge per circa 12 minuti, prima che una serie di errori conduca al vantaggio del Sassuolo: apre le danze El Shaarawy, che sbaglia il retropassaggio quel tanto da sbilanciare Bove. Berardi recupera così il pallone, dandolo subito a Matheus Henrique. Secondo errore: né El Shaarawy, né Bove si accorgono di Frattesi che, come un treno, è partito da dietro e si sta inserendo centralmente, senza essere seguito. Terzo errore: Ibanez, concentrato a guardare Matheus Henrique e a tenere d'occhio il suo diretto avversario, Laurentié, non si accorge dell'arrivo di Frattesi in zona centrale. Il brasiliano, quindi, rimane largo e non stringe vicino a Smalling, costringendo l'inglese a un recupero disperato in scivolata. Il resto è una serie di tiri e carambole, con Laurentié che insacca il tap in vincente (con Ibanez fermo) e porta in vantaggio il Sassuolo.

POCO MOVIMENTO SENZA PALLA - Dopo il secondo gol preso a causa di una dormita generale, la Roma reagisce di orgoglio e trova il gol con Zalewski. I giallorossi continuano, faticosamente, ad attaccare. Il problema è che i giocatori fanno poco movimento senza palla, con il risultato che spesso il portatore palla ha poche soluzioni e la manovra perde di rapidità e fluidità.
Dionisi, invece, si sbraccia con Laurentié, chiedendo al francese un aiuto in fase difensiva per limitare i cambi di gioco della Roma, che rischiano di mettere in difficoltà gli emiliani.

RIPRESA - Dopo aver regalato un rigore e un uomo in più al Sassolo, i giallorossi rientrano all'intervallo con due volti nuovi: Dybala per Bove e Karsdorp per Spinazzola, con Wijnaldum che si sposta a centrocampo. I capitolini mantengono la difesa a 3, schierando una sorta di 3-4-2 con Dybala che con il compito di pungere in avanti, senza troppi compiti difensivi. La Joya trova subito il gol speranza. Il quarto gol emiliano taglie le gambe ai giallorossi, con Laurenité protagonista di una gran giocata, così come Pinamonti, ma con la grande complicità di una squadra, la Roma, troppo ferma e poco cattiva.