Roma-Salernitana 2-2 - Scacco Matto - Tanti cambi, tanto impegno, poca brillantezza

23.05.2023 18:50 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Salernitana 2-2 - Scacco Matto - Tanti cambi, tanto impegno, poca brillantezza
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LE SCELTE - Come prevedibile, José Mourinho fa riposare diversi titolari proponendo una formazione fortemente rimaneggiata, con una linea difensiva formata da Bove al posto di Mancini, Smalling al centro della difesa per fargli riprendere condizione e Ibanez braccetto di sinistra. Torna El Shaarawy dal primo minuto, che si posiziona largo a sinistra, con Zalewski sull'altra fascia. Tahirovic e Camara giocano in mezzo mentre Solbakken e Wijnaldum agiscono alle spalle del Gallo Belotti.
Paulo Sousa risponde con un 3-4-1-2 con Kastanos e Bradaric esterni, Coulibaly e Bohinen al centro del campo. Candreva gioca alle spalle di Dia e l'ex Milan Piatek.

IL GOL - La Salernitana passa in vantaggio dopo meno di un quarto d'ora: bravo Coulibaly nell'occasione a trovare con un preciso lancio lungo Candreva, che segna un bel gol grazie all'indecisione di El Shaarawy. Il Faraone rimane fermo, anzi sembra inizialmente indietreggiare, lasciando così in gioco Candreva, che batte Rui Patricio.  

SALERNITANA COMPATTA - Il piano gara, a quel punto, è abbastanza semplice. I campani hanno la possibilità di compattarsi nella propria metà campo mentre i giallorossi, che già solitamente faticano contro squadre ben chiuse, si arenano nelle sabbie mobili della squadra di Paulo Sousa. Ovviamente, alle fisiologiche difficoltà dei giallorossi si aggiunge l'ampio turnover della squadra di Mourinho, svuota di qualità la Roma. Con Dybala, Pellegrini, Matic e Cristante inizialmente out, diventa difficile far circolare rapidamente e con quaità il pallone.

CAMBIO DI MODULO - Mourinho corre ai ripari e sposta le pedine in campo: la squadra si sistema con un 4-3-3 con Bove terzino destro e Zalewski terzino sinisto. Tahirovic va in cabina di regia con Camara alla sua destra e Wijnaldum alla sua sinistra, con l'olandese che galleggia tra il centrocampo e la trequarti, formando a volte un 4-2-3-1. Poco cambia, con Solbakken ed El Shaarawy larghi e Belotti prima punta.

ALTRO GIRO, ALTRA CORSA - A inizio ripresa, ricambia tutto ancora una volta. Dentro Matic, Pellegrini e Llorente, fuori Tahirovic, Solbakken e Ibanez. Mourinho posiziona Matic regista, Camara mezzala destra e Pellegrini mezzala sinistra. Wijnaldum ed El Shaarawy dietro a Belotti. Con i nuovi entrati, il tasso tecnico si alza notevolmente e cambia anche l'atteggiamento, più propositivo e aggressivo. Arriva subito il pareggio e i giallorossi continuano a spingere.

ALTRO CAMBIO - Il secondo gol della Salernitana costringe Mourinho a operare altri accorgimenti. L'ingresso di Abraham fa giocare la Roma con nu modulo ibrido:  un 4-2-Pellegrini sulla trequarti-El Shaarawy largo a sinistra-le due punte in avanti. Una squadra sbilanciata, quindi, a sinistra ma manca un pizzico di fortuna e di brillantezza, con la testa ovviamente proiettata al Siviglia.