Roma-Inter 0-3 - Scacco Matto - La mossa che ha steso i giallorossi e la timida reazione
L'Inter domina all'Olimpico e vince meritamente 3-0 con i gol di Çalhanoglu, Dzeko e Dumfries.
LE SCELTE - José Mourinho conferma il 3-5-2 con Mancini, Smalling e Kumbulla a comporre il terzetto difensivo. Ibanez viene posizionato, a sorpresa, largo a centrocampo a destra con Vina sull'altra fascia. Veretout, Cristante e Mkhitarian si posizionano in mezzo al campo mentre Zaniolo e Shomurodov vengono schierati in attacco.
Poche sorprese per Simone Inzaghi: D'Ambrosio, Skriniar e Bastoni giocano sulla linea difensiva. A centrocampo, Dumfries e Perisic occupano le fasce con Barella, Brozovic e Çalhanoglu in mezzo al campo. Correa vince il ballottaggio con Lautaro e affianca Dzeko.
ROMA ATTENDISTA - In fase di possesso, la Roma si schiera con un 3-5-1-1 molto bloccato, cercando di chiudere le linee di passaggio alla squadra di Inzaghi, con Zaniolo attento a stare vicino a Brozovic. Il centrocampista dell'Inter svaria così per tutta la metà campo, in modo tale da eludere la marcatura del giovane giallorosso. Il problema è che i giallorossi sono troppo morbidi e l'Inter guadagna lentamente, ma inesorabilmente, campo. La poca reattività della Roma nel contropiede consente ai nerazzurri di osare e di trovare il modo di scardinare la difesa giallorossa.
FUORI I CENTRALI - L'Inter spesso fa salire uno dei due difensori centrali laterali per dare sostegno alla manovra. Contro la Roma, Bastoni lo fa spessissimo e questo crea parecchi problemi alla squadra di Mourinho, con il secondo gol nerazzurro nato dalla presenza, sulla fascia sinistra, di ben 4 calciatori per sovraccaricare la fascia: Correa, Perisic, Çalhanoglu e, appunto, Bastoni. Questo ha consentito agli ospiti di creare nuove linee di passaggio e di arrivare in porta con una bella azione corale. La Roma è riuscita a fare lo stesso con Mancini solo in un'occasione, a fine primo tempo, creando un pericolo ai nerazzurri.
NESSUNA REAZIONE - La Roma prova a farsi vedere nella metà campo nerazzurra ma con poca convinzione. Mourinho non ha a disposizione molte soluzioni e butta nella mischia Bove, spostando Cristante in difesa. I capitolini provano a rendersi pericolosi con qualche folata singola ma senza dare l'impressione di avere la forza di ribaltare il risultato.