Roma-Cagliari 1-1 - Scacco Matto - Difficoltà nella conclusione
La Roma non va oltre il pareggio per 1-1 contro il Cagliari allo stadio Olimpico.
LE SCELTE - Poche sorprese per Paulo Fonseca, alle prese con i numerosi infortuni che limitano le scelte del tecnico portoghese. Spinazzola prende il posto di Florenzi, Mancini ha la meglio su Fazio e fa coppia con Smalling. Veretout si aggiundica il posto da trequartista, con Diawara e Cristante in mezzo al campo mentre Zaniolo e Kluivert agiscono ai lati di Dzeko.
Maran propone l'ex di lusso, Radja Nainggolan, nel ruolo di trequartista. Rog e Nandez le mezzali con Cigarini regista. Castro rimane quindi in panchina, con Joao Pedro e Simeone a formare la coppia d'attacco. Gli altri due ex della giornata sono Olsen tra i pali e Luca Pellegrini sulla corsia di sinistra.
FASE DI STUDIO - La Roma alza subito Kolarov mentre Spinazzola rimane più basso. Zaniolo e Kluivert gioca non a piede invertito per allargare il 4-3-1-2 del Cagliari che, in fase difensiva, diventa un classico e lineare 4-4-2. I giallorossi fanno poco movimento in avanti e la squadra di Maran riesce a contenere senza eccessive difficoltà il gioco di Fonseca, lasciando ai centrali la libertà di impostare e aggredendo solo nella propria metà campo, preoccupandosi di coprire essenzialmente le linee di passaggio. Quando Diawara è costretto a lasciare il campo, Veretout torna tra i due centrali mentre Zaniolo si sposta al centro e Antonucci sulla fascia sinsitra. Se quest'ultimo ha libertà di movimento sull'out, Zaniolo invece cerca spazio avvicinandosi a Kluivert: nella zona centrale la sua straordinaria esplosività non può essere espressa e ha bisogno di più campo libero per essere pericoloso.
RIPRESA - Il secondo tempo inizia con Spinazzola alto e largo a destra e Kluivert che tenta maggiormente di puntare il fondo del campo. Il tentativo di Fonseca è sempre quello di allargare il più possibile le maglie del compatto schieramento sardo. Antonucci tenta una volta un paio di volte un taglio dentro e crea qualche problema ma sbaglia nella concretizzazione e, a volte, anche nelle scelte di gioco.
LE MOSSE - Dopo un quarto d'ora del secondo tempo, Maran chiama Simeone in panchina e irrobustisce ulteriormente il centrocamo facendo enrtare Castro: l'argentino si colloca accanto a Cigarini, con Nandez a destra e Rog a sinistra. Nainggolan gioca dietro all'unica punta, Joao Pedro. Dopo l'uscita di Nainggolan, Ionita va a sinistra, Nandez interno dentro e Castro dietro a Rog e Joao Pedro.
Fonseca, invece, richiama in panchina Antonucci e butta nella mischia Kalinic, proponendo così il 4-4-2 (o 4-2-4, fate voi) molto offensivo con Kluivert e Zaniolo larghi. Dzeko per tutta la partita ha provato a farsi trovare tra le linee e il Cagliari non ha sempre letto bene la situazione, con il bosniaco che è riuscito a trovare spazio ma non è riuscito nel concretizzare le sue azioni, sfiorando però il gol nella ripresa proprio dopo essere partito dalla terra di mezzo.
CONCLUDERE - Il problema principale è stata la finalizzazione: soprattutto nell'ultima parte della gara, la Roma ha creato tanto, tantissimo, arrivando bene dalle parti di Olsen ma mancando nell'ultimo passaggio o nel tiro. Delle 21 conclusioni tentate (maggior numero stagionale dopo Roma-Genoa) solo 8 sono andate nello specchio della porta e quasi sempre nella zona centrale.