Real Sociedad-Roma 0-0 - Scacco Matto - La perfetta fisarmonica difensiva
LE SCELTE - José Mourinho deve fare a meno di Matic e butta nella mischia Wijnaldum accanto a Cristante, con Karsdorp e Spinazzola sulle fasce. Dybala e Pellegrini agiscono a supporto di Belotti, con Abraham in panchina. La difesa è la sollita con Mancini, Smalling e Ibanez.
La Real Sociedad risponde con un 4-3-1-2 con con David Silva alle spalle di Oyarzabal e Sorloth. Zubimendi agisce in cabina di regia mentre ai lati giocano Mendez e Merino.
APPROCCIO - Rispetto alle previsioni, la Roma scende in campo quasi con l'idea di fare la partita, o almeno di non schiacciarsi subito nella propria metà campo con la Real Sociedad più guardinga.
DIFESA - Il tutto dura circa 7 minuti, dopodiché i giallorossi, forti del risultato della gara di andata, si attestano sulle proprie posizioni, in una guerra di logoramento nella quale i baschi commettono molti errori.
Partiamo, però, dai meriti della squadra di Mourinho che non incanta, certamente, sul piano del gioco ma si muove in maniera sincrona e perfetta nei movimenti difensivi, almeno nel primo tempo. I capitolini, infatti, nei primi 45 minuti non concedono nulla alla Real Sociedad, che si muove male e senza concludere nulla. Merito, sicuramente, di tutta la squadra, un blocco unico capace di disgregarsi e ricompattarsi in maniera armonica e perfetta. I tre difensori danzano sulla trequarti, avanzano per accorciare e aggredire il proprio avversario e arretrano con la stessa rapidità ed efficienza per ricompattare la linea. Ibanez e Mancini, in particolare, effettuano questo movimento a fisarmonica, eseguendolo quasi alla perfezione e non dando tempo, ai baschi, di pensare una volta ricevuta palla. Merito anche dei due centrocampisti, soprattutto Cristante, in grado di filtrare i pericoli.
UNA MOSCA IN UN BARATTOLO - Demerito, però, anche della Real Sociedad che, soprattutto nella prima frazione di gioco, si muove in maniera inconcludente come una mosca che cerchi di uscire da un barattolo o che sbatta su una finestra chiusa. Alla Roma basta grande densità in mezzo al campo, creare traffico, per mandare in tilt il flusso basco. Per quanto la squadra di Mourinho si muova bene, bisogna pure dire che i baschi non riescono a trovare alternative, limitandosi a cross dalla trequarti facilmente agguantati da Rui Patricio o a velleitari tiri dalla lunga distanza, che faticano ad avvicinarsi alla porta. La squadra di Alguacil fatica ad allargare il gioco, facendo proprio il gioco della Roma. I baschi si limitano a cercare David Silva, che si muove continuamente come tarantolato ma viene puntualmente aggredito ogni volta che annusa l'odore del pallone.
RIPRESA - La ripresa inizia con l'occasione ghiotta per Sorloth (occasione da cui si capisce che Zalewski non è un terzino) che spaventa un pochino la Roma. I giallorossi si abbassano troppo ed è questo l'unico errore della serata. Lasciano oltre il 70% del possesso palla ai baschi ma si tratta, spesso, di un possesso palla sterile. Alla fine, la Roma passa con merito contro una buona squadra che è parsa troppo inesperta e vittima del suo stile di gioco, senza essere riuscita, la Real Sociedad, a trovare valide alternative.