Bologna-Roma 1-0 - Scacco Matto - Giro palla lento e il doppio errore sul gol
La Roma esce sconfitta da Bologna per 1-0 a causa della rete di Svanberg al 35'.
LE SCELTE - José Mourinho conferma il 3-5-2 con Veretout interno destro, Mkhitaryan interno sinistro e Diawara davanti alla difesa. Karsdorp ed El Shaarawy agiscono ai lati con Zaniolo accanto ad Abraham.
Stesso modulo anche per il Bologna: Mihajlovic propone una mediana con Skov Olsen e Hickey sugli esterni, Soriano arretrato interno destro, Dominguez centrale e Svanberg interno sinistro. Barrow si colloca vicino ad Arnautovic.
GIRO PALLA LENTO - I felsinei rimangono tendenzialmente bassi perché Mihajlovic non vuole dare profondità alla Roma. I rossoblu difendono così con ordine la zona centrale, consentendo alla Roma di spaziare ai lati, con molti cross dalla trequarti tra cui quello millimetrico di Karsdorp per la testa di Abraham, che spreca a inizio gara una ghiotta occasione. Quando, invece, bisogna scardinare centralmente la difesa avversaria, la Roma effettua un giro palla piuttosto lento e fatica a trovare spazi. Tanti i lanci in profondità per Abraham, preda della difesa bolognese.
FASE DIFENSIVA - Quando il Bologna imposta, la Roma rimane ovviamente bassa con Veretout pronto a salire su Svanberg e Mkhitaryan su Dominguez. I rossoblu hanno anche l'opzione della palla per Arnautovic, che viene incontro e spizza per l'inserimento di un compagno ma, dopo pochi minuti, l'attaccante del Bologna è costretto a uscire per infortunio. Al suo posto, entra Sansone con Barrow che si colloca come punta centrale e che fa il lavoro di Arnautovic, pur con altre caratteristiche.
IL GOL - Il gol arriva a causa di un doppio errore in casa giallorossa. Veretout, fino a quel momento attento a seguire ogni mossa di Svanberg, viene distratto e attratto dal movimento di Sansone. Decide di seguirlo e, invece, il pallone finisce proprio a Svanberg, libero di puntare la porta senza la presenza del francese. A questo punto, Mancini potrebbe staccarsi dalla linea per uscire sull'avversario, in modo da togliergli la visuale per il tiro, ma tentenna e lascia che il centrocampista felsineo abbia il tempo per prendere la mira e piazzare la palla all'angolino.
4-1-3-2 - Nella ripresa, Mourinho cambia il sistema di gioco e passa a una sorta di 4-1-3-2, con la linea difensiva composta da Karsdorp, Mancini, Smalling e Ibanez. Veretout (poi Cristante) davanti alla difesa, Perez, Mkhitaryan e Shomurodov sulla trequarti dietro a Zaniolo e Abraham. Il cambio non porta i frutti sperati. Verè che Skorupski risulterà decisivo ma il Bologna è stato anche bravo a reggere e a continuare a giocare palla a terra, senza avere più l'appoggio di Arnautovic ma facendo girare il pallone con qualità anche nello stretto.