Panucci: "Ripresa? Decide il Governo, la ricchezza primaria è la vita. Fonseca è l'uomo giusto per la Roma"

07.04.2020 10:13 di  Ludovica De Angelis  Twitter:    vedi letture
Panucci: "Ripresa? Decide il Governo, la ricchezza primaria è la vita. Fonseca è l'uomo giusto per la Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Image Sport

Christian Panucci, ex difensore giallorosso, ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere dello Sport parlando della situazione attuale legata all’emergenza COVID-19, e ha speso delle parole anche riguardo la società giallorossa. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Le società sono spaccate sulla eventualità di riprendere il campionato.
"Questo fa parte dell’Italia. Le società possono dire quello che vogliono, ma poi decide il governo. Far ricominciare l’attività senza avere il cento per cento della sicurezza diventa complicato. Capisco che ci sono tanti interessi, ma non si è capito che la ricchezza primaria è la vita".

Qual è la sua idea sulla ripresa?
"Non si può individuare una soluzione adesso. Si possono dare tutti i numeri che vogliamo, ma in questo momento chi mette davanti gli interessi all’unica ricchezza che è la vita e la salute sbaglia il focus. La vita è il più grande valore".

Che idea si è fatto su Fonseca?
"Mi piace per le idee, per come si pone, per il fatto che si è innamorato di Roma e non potrebbe essere il contrario. Gestisce bene la pressione, la squadra gioca bene anche se a volte è troppo fragile. Ha giovani di valore che devono crescere, credo che sia l’uomo giusto per fare un grande lavoro in prospettiva".

Totti se ne è andato perché non è riuscito a fare il dirigente come avrebbe voluto.
"Non è facile passare dall’altra parte. Doveva fare un percorso di crescita graduale, ma forse si sentiva stretto e non si sentiva appagato e quindi ha preferito fare un passo indietro".

La Roma ha vinto l’ultima volta nel 2008. Anche lei alzò quella Coppa Italia. La gestione americana in nove anni è ancora all’asciutto.
"È stato un periodo complicato, alla Roma si è tornati a vivere le inquietudini legate alla difficoltà di vincere qualcosa. Giorni fa ho rivisto in tv il derby vinto per 5-1 del 2002, mi venivano i brividi per i campioni che c’erano in campo, da una parte e dall’altra. C’è stato un ridimensionamento in questi ultimi anni, la società ha dovuto vendere i campioni per fare cassa e questo ha creato problemi. Anche se lo scorso anno ha raggiunto la semifinale di Champions con Pallotta e questo non va dimenticato. Ora, la Roma ha ragazzi di talento e mi auguro che possa tornare a vincere qualche trofeo".