Capello e l'aneddoto di De Rossi con la Triestina: "Decisi così di mandare in prestito Aquilani e tenere Daniele"

Fabio Capello ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando anche di Daniele De Rossi, iniziando da quando era un giovane promettente della Primavera della Roma: "Tra i giovani di quella Roma, il più promettente era Aquilani. Aveva una tecnica eccellente. Così, contro la Triestina decisi di lanciare da titolare un primavera e scelsi lui".
E De Rossi?
«Ci arriviamo. Aquilani giocò un primo tempo così e così, solo passaggini orizzontali, nulla a che vedere con quello che faceva in allenamento [...]. Così, a un certo punto, lo sostituii. Poi feci entrare Daniele. Ecco, De Rossi giocò come in allenamento. Sa cosa vuol dire? Personalità. A fine stagione, dissi alla società: "Aquilani va in prestito, ma quest'altro resta qui con me».
Una caratteristica che le piace del De Rossi allenatore?
«Il pragmatismo. La sua Roma fa più partite nella partita, come l'altro giorno contro il Milan. E poi si vede che, oltre a essere molto sveglio tatticamente, è uno che studia. E il Milan l'aveva studiato molto bene».
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