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Speranze, sfoghi e sudore: il finale di Ranieri

Speranze, sfoghi e sudore: il finale di RanieriVocegiallorossa.it
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Oggi alle 19:54Primo piano
di Redazione Vocegiallorossa
fonte Il podcast di Alessandro Carducci

La folle rincorsa alla Champions ha fatto da carburante in queste ultime settimane per tenere alta la concentrazione e per poter attingere a ogni goccia di energia rimasta. La stagione è praticamente finita, stanno arrivando i primi caldi e ci si gioca il tutto per tutto. Con quali energie, però?

DA IL TUTTO PER TUTTO - Fino a Bergamo, a Trigoria si faceva finta di niente ma, anche grazie all’incastro di vari risultati, ormai l’obiettivo Champions era diventato incredibilmente reale. E non c’è niente di peggio di inseguire qualcosa che sembra impossibile ottenere, vederlo diventare reale per poi vederlo svanire nuovamente. O quasi. La matematica non condanna ancora la Roma ma le speranze sono basse: lo sfogo di Ranieri a fine gara è il simbolo di quanto, alla fine, anche lui ci credesse, al di là delle scommesse da un euro. Ci credeva a ragion veduta, visto come si era messa la classifica. Lo sfogo, la perdita per un attimo del suo consueto aplomb, è stato come togliere un velo alle speranze. È sembrata quasi una resa, pur giustificabile perché la rincorsa della Roma meriterebbe/avrebbe meritato un altro epilogo. Ora sarà difficilissimo ritrovare voglia, energia e concentrazione per le ultime due gare, con la Roma che si gioca tutto quello che ha fatto quest’anno in 180 minuti. Sarà interessante ascoltare la conferenza pre partita per vedere come Ranieri cercherà di ridare motivazioni alla squadra. Non si può mollare, nonostante il retrogusto amaro sia fortissimo.