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Roma-Viktoria Plzen 1-2 - Scacco Matto - Gli errori individuali e la sterilità in zona gol, Roma ancora poco gasperiniana

Roma-Viktoria Plzen 1-2 - Scacco Matto - Gli errori individuali e la sterilità in zona gol, Roma ancora poco gasperinianaVocegiallorossa.it
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Oggi alle 07:15Primo piano
di Alessandro Carducci

LE FORMAZIONI - Gasperini lancia Ziolkowski dal primo minuto, con Mancini ed Hermoso a comporre la linea difensiva. A centrocampo, turno di riposo per Cristante con El Aynaoui al fianco di Koné. A destra, gioca Celik mentre a sinistra va ancora Wesley. Dybala e Soulé agiscono dietro a Dovbyk.
Il Viktoria Plzen si presenta all'Olimpico con il 4-2-3-1 con Spacil e Cerv a formare la linea mediana. Ladra sostituisce Vydra e agisce da trequartista con Memic e Adu esterni, mentre Durosinmi è la punta centrale.

L'INIZIO - Il Viktoria Plzen parte con maggiore freschezza, alzando il baricentro e andando a pressare la Roma, che fatica nel giropalla iniziale, con l'errore di Hermoso nei primi minuti come triste presagio della serata. I giallorossi, dicevamo, faticano a far fluire rapidamente il pallone e si affidano inizialmente ai lanci per Dovbyk. Il primo viene trasformato dall'ucraino in un'occasione da gol mentre, sugli altri, l'ex Girona farà più fatica.
I cechi fanno quello che la Roma avrebbe dovuto fare fin da subito: pressare alto per mettere in difficoltà gli ospiti, che non eccellono nel palleggio.

MARCATURE A UOMO - Le marcature a uomo si vedono paradossalmente più chiaramente negli ospiti: Spacil si incolla subito alle caviglie di Dybala, Jemelka tiene d'occhio Dovbyk mentre Dweh fa la guardia su Soulé.
Dall'altra parte, emerge subito un pericolo per la Roma: Adu scappa fin dai primi minuti a Ziolkowski. La prima volta va bene, la seconda pure, ma dopo altri 10 minuti l'errore è fatale. D'altronde, i giovani crescono anche così, con la possibilità di sbagliare. Il secondo gol è un mezzo regalo e, stavolta, l'errore è di Wesley..

SPAZI NON CREATI - Nonostante l'evidente difficoltà, la Roma riesce comunque ad avvicinarsi all'area avversaria, sbagliando poi la scelta o l'esecuzione. Nella ripresa, la Roma aumenta l'intensità mentre gli ospiti si rintanano nella propria metà campo.

SECONDO TEMPO - Gasperini riporta subito Wesley a destra inserendo El Sha. I marawy a sinistra. Così facendo, il brasiliano si trova più a suo agio e la sua prestazione cresce. Attacca la profondità, piomba alle spalle degli avversari per rubare loro palla, Una spinta nel fianco della difesa ceca. Dall'altra parte, El Shaarawy ha l'opportunità di partire da sinistra, sterzare, accentrarsi e provare il tiro a giro, cosa che effettivamente accade più volte, senza successo. I cambi scuotono la squadra fino a un certo punto. Entra bene Pisilli, che si guadagna anche un rigore, abbastanza bene Bailey, una sorta di s.v. per gli altri. Il Viktoria Plzen si difende bene, con ordine, senza lasciarti tentare dal chiudersi subito nella propria metà campo, cosa che Faranno solo nel finale. Alla fine, qualche occasione la Roma l'ha creata ma senza riuscire a concretizzare quanto prodotto, cosa che accade da inizio anno. I giallorossi sono ancora poco simili al proprio tecnico: il pressing non è lontanamente paragonabile a quello visto a Bergamo, così come le triangolazioni sulle fasce sono ancora troppo rare. C'è tanto da lavorare.