Il volto tirato di Gasperini a fine gara. Poche parole, zero sorrisi e tanto lavoro da fare

A fine gara, Gasperini è scuro in volto, nero. Nel post partita, ha detto molto meno di quello che avrebbe voluto. Risposte corte, brevi, strozzate, zero sorrisi, un volto tirato. Se dopo la sconfitta contro l’Inter l’umore era non allegro ma, almeno, fiducioso, dopo la sconfitta di coppa Gasperini è giustamente nero e con poca voglia di dialogare.  

POCO ALLUPATI - “Abbiamo creato ma non basta, è troppo poco”. Questa una delle dichiarazioni rilasciate alla tv dal mister: zero alibi, zero chiacchiere. Luciano Spalletti, dopo uno scialbo pareggio a Empoli, disse che la Roma era stata poco allupata, poco cattiva sotto porta: “A volte siamo poco allupati. Si corteggia la situazione ma si può fare anche in un altro modo. Bisogna essere più cattivi”. Era il 2016 e, dopo 9 anni, quelle parole sembrano ora molto attuali. La Roma fa una fatica tremenda a segnare. Tremenda. Ecco che, quando sono i giallorossi a passare in vantaggio, allora riescono a controllare bene la gara, difendere bene con ordine portando a casa i tre punti. Quando, al contrario, sono gli altri a segnare allora le cose si complicano maledettamente. La mancanza di intensità, già comunque indicativa per una squadra di Gasperini, non aiuta nello sviluppo del gioco e nella fluidità della manovra.
L’incapacità di sfruttare gli spazi, la mancata precisione, la poca cattiveria sotto porta hanno completato un disastro iniziato con due gol praticamente regalati dai capitolini. Un suicidio sportivo degno del miglior teatro drammatico. E meno male che questa formula consente di sbagliare e di rialzarsi, senza le ansie del classico girone europeo old style. La Roma deve alzare i giri del motore, dell’intensità, deve migliorare le prestazioni. Lo abbiamo detto quando i risultati hanno aiutato i giallorossi e lo ripetiamo con più forza anche oggi. Alzare il livello, alzarlo tutti.