Roma-Inter 0-1 - Scacco Matto - Mancanza di lucidità sotto rete e l'equivoco del fuorigioco

LE SCELTE - Gasperini sceglie a sorpresa Wesley per sostituire Angelino sulla sinistra, con Celik esterno destro. Il pacchetto difensivo è composto da Hermoso, Mancini e Ndicka mentre, in avanti, il tecnico giallorosso si affida a Dybala falso nueve, supportato da Soulé e Pellegrini. Nessuna sorpresa, invece, per l'Inter: Chivu si affida al 3-5-2 con Barella, Chalanoglu e Mkhitaryan nel cuore del centrocampo. Dumfries e Dimarco gli esterni, con Lautaro e Bonny in avanti, quest'ultimo al posto dell'infortunato Thuram.
IL GOL - Inizialmente, si pensava che avesse sbagliato Ndicka a lasciare in gioco Bonny. In realtà, è Celik a tenerlo in gioco ma sarebbe troppo semplicistico dare la colpa solo al turco. In realtà, come ha spiegato Gasperini a fine gara, è stata sbagliata proprio la scelta di fare il fuorigioco. Ndicka avrebbe dovuto semplicemente marcare Bonny, invece ha tentato all'ultimo di staccarsi per metterlo in offside, venendo seguito così da Celik, che però non ha fatto in tempo. Se invece, Ndicka si fosse limitato a coprirlo, l'avrebbe sicuramente indirizzato verso l'esterno o, comunque, sarebbe riuscito a intervenire prima.
LA NECESSITÀ DI USCIRE PALLA A TERRA - Il gol subìto nei primi minuti non ha certamente aiutato la Roma di Gian Piero Gasperini, con l'Inter che ha potuto gestire la gara da una posizione di vantaggio. Il problema, però, almeno nella prima parte del primo tempo è stato l'obbligo di uscire palla al piede dalla pressione interista, vista l'assenza di un attaccante pesante. Lanciare lungo per Dybala, Pellegrini o Soulé sarebbe stato abbastanza inutile e i giallorossi hanno faticato a far uscire la palla con qualità. L'Inter, a tratti, ha alzato la pressione, senza però esagerare e, anzi, lasciando in alcuni momenti ai capitolini la libertà di impostare, conoscendo le difficoltà della Roma nello scardinare le difese chiuse e compatte.
IL LAVORO DI DYBALA, PELLEGRINI E SOULÉ - I tre hanno avuto la responsabilità di guidare l'attacco giallorosso, privo di una punta. I tre si sono mossi tantissimo, a turno sono venuti incontro per offrire una linea di passaggio al portatore palla, e sono riusciti anche a orchestrare sulla trequarti, senza però riuscire a liberare nessuno alla conclusione. Ha pesato molto, come già accennato, l'assenza di un riferimento offensivo che attaccasse la profondità.
In alcuni momenti, hanno funzionato un pochino le catene laterali, sebbene troppo a sprazzi.
RIPRESA - La Roma entra in campo con un piglio diverso nel secondo tempo L'Inter abbassa il baricentro mentre i capitolini fanno girare palla più rapidamente e, dopo pochi minuti, Koné inventa una bellissima traccia per Dybala, il quale da solo davanti a Sommer spreca tutto. Da quel momento in poi, la squadra di Gasperini avrà altre nitide occasioni, sprecandole tutte, il che ci riporta all'aridità della Roma sotto porta. Nel corso del secondo tempo, entrano sia Dovbyk, sia Ferguson, per un attacco pesante che, però conclude poco. Dopo una serie di cambi, Cristante si è addirittura ritrovato in difesa come braccetto sinistro pur di far coesistere Baldanzi, Soulé, Bailey e Dovbyk, ma il risultato non cambierà.
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