La Roma sfrutta la scia del derby e inizia al meglio l'Europa League

Dove arriverà questa Roma non si sa, dove potrebbe arrivare lo sappiamo, ma Gasperini vuole essere prudente e parlare di una squadra in costruzione. Che poi a vedere in campo, da costruire c'è poco, visto che a mandare avanti la baracca è sempre la vecchia guardia. Di certo, da Nizza la Roma torna con 3 punti in tasca e una buona prestazione, rischiata di essere rovinata da un'ingenuità di Pisilli. Buona, perché quando si vince si vede sempre il bicchiere mezzo pieno. Quindi si bypassa un primo tempo noioso, fatto di gestione del pallone e i due portieri che non si sono dovuti sporcare le mani. Ma nelle partite infrasettimanali è giusto anche gestire forze e risorse e nella Capitale siamo stati abituati a figuracce, contro squadre poco blasonate, nelle trasferte europee. 

Sulla scia del derby, soprattutto dell'uomo derby, rinvigorito anche dalla fascia da capitano che il suo compagno di squadra e amico nella vita di tutti i giorni, Mancini, gli ha restituito, alla Roma è bastato l'ingresso di Pellegrini per siglare un uno-due che ha mandato KO il Nizza. A segnare non sono, ancora una volta, gli attaccanti, ma ci sarà il tempo, perché l'importante è che segni la Roma. Ndicka-Mancini vestono i panni dei goleador, con i giallorossi che si permettono il lusso (permettete la battuta) di segnare addirittura più di un gol. 

Gara risolta in 3 minuti, con Gasperini che pensa alla partita contro l'Hellas Verona di domenica e fa una girandola di cambi. Tra questi, entra Pisilli che riapre una partita oramai bella che finita, commettendo un'ingenuità che regala al Nizza un penalty. Per fortuna, senza grosse conseguenze.