L'avversario - La debolezza dei biancocelesti

06.11.2022 15:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di match analyst con Sics
L'avversario - La debolezza dei biancocelesti
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© foto di Federico De Luca

Sarà la Lazio di Maurizio Sarri ad affrontare la Roma questo pomeriggio alle 18:00.

TRIANGOLI E FASCE – I biancocelesti prediligono avere il possesso del pallone, formando dei continui triangoli per risalire il campo fino a servire un giocatore che attacchi la profondità. Passaggi corti, brevi, e pochi lanci lunghi (la Lazio è l’ultima in Serie A nei lanci lunghi), con la squadra di Sarri che, oltre ad attaccare per vie centrali, sfrutta molto gli esterni con continue sovrapposizioni sia sulla fascia, sia nei corridoi. I giallorossi dovranno essere molto attenti nel seguire gli inserimenti da dietro, non solo dei terzini ma anche delle mezzali, di Vecino in particolare.

FELIPE ANDERSON – Con l’assenza di Immobile, è toccato a lui sostituire l’attaccante laziale. Il brasiliano si muove bene incontro alla palla per fare da sponda per gli inserimenti dei compagni. Ha meno fisicità ma più tecnica rispetto a Immobile ed è bravo anche ad attaccare la profondità. Sarà un duello decisivo con Smalling per le sorti del derby.

LACUNA DIFENSIVA – Mentre in Europa si tende sempre di più a rompere le linee difensive, con i difensori che hanno la licenza di aggredire alti e scomporre il pacchetto difensivo, Sarri mantiene compatto il reparto, valutando minore il rischio di prendere se la linea non si scompone e si scappa tutti verso la porta per coprire la profondità. Questo è il vantaggio di questa strategia mentre, di contro, così facendo i biancocelesti lasciano molto spazio tra le linee. Non appena la squadra si allunga, infatti, i difensori non vanno a prendere l’avversario che si libera dietro la linea del centrocampo ma scappano all’indietro. Succede, così, che un giocatore possa ricevere tranquillamente tra le linee fronte porta senza essere marcato, specialità di parecchi giocatori giallorossi, tra cui Pellegrini.

LANCI LUNGHI – La Lazio ha, inoltre, mostrato di soffrire i lanci lunghi (soprattutto contro Udinese e Sturm Graz), dimostrando poca reattività sulle seconde palle.

LA STRATEGIA DELLA ROMA – Vedremo come José Mourinho preparerà la gara: la Roma potrebbe voler aspettare la Lazio senza schiacciarsi nella propria metà campo, ma senza scoprirsi eccessivamente, per provare a ripartire rapidamente in contropiede per sorprendere i biancocelesti. I giallorossi, inoltre, prediligono attacchi diretti anche con cambi di gioco o lanci dalla difesa, che potrebbero trovare scoperta la Lazio, se non dovesse riuscire a rimanere compatta. Da sfruttare, assolutamente, lo spazio che i biancocelesti concedono dietro la linea di centrocampo.