Cambio Campo - Zaino: “Vedo la Roma favorita, ma la Gratinata Sud piena e Marassi possono fare la differenza”

03.04.2022 14:20 di Emiliano Tomasini Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Zaino: “Vedo la Roma favorita, ma la Gratinata Sud piena e Marassi possono fare la differenza”
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Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Stefano Zaino de La Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Sampdoria-Roma.

Nella gara di andata, con D’Aversa la Samp ha aspettato molto la Roma. Con un allenatore propositivo come Giampaolo possiamo attenderci una Samp diversa?
“L’atteggiamento della Sampdoria è sicuramente diverso, è cambiata proprio la filosofia. D’Aversa impostava le gare aspettando l’avversario per poi ripartire in contropiede. Giampaolo, invece, aggredisce alto l’avversario e ama impostare il gioco. La Sampdoria quindi sposterà certamente il suo baricentro in avanti e giocherà con una linea difensiva alta. Se lui ci fosse stato fin da inizio stagione e avesse potuto allenare la squadra al suo gioco fin dal ritiro, ora lui giocherebbe con una difesa anche a 50 metri dalla porta. Questo ora non può farlo, ma ci proverà comunque. La Samp ha un atteggiamento attivo in campo, non è mai passiva. Lui cerca sempre di incoraggiare la squadra dicendo che deve avere più coraggio in campo. Non cambierà il suo modo di giocare, anche se la Roma dispone di attaccanti che possono rendersi molto pericolosi a campo aperto, come Abraham e Zaniolo. Anche contro la Juventus, Giampaolo ha schierato una linea difensiva molto alta e nel primo tempo è riuscito a fare la partita. La Juventus aspettava e ripartiva in contropiede e proprio su una ripartenza a campo aperto ha trovato il primo gol che ha sbloccato la gara. Nonostante ciò, credo proprio che anche contro la Roma correrà il rischio”.

Gabbiadini è stato un giocatore importante nella partita di andata e in generale nella prima parte di stagione, quanto sta pesando la sua assenza?
“La sua assenza pesa tantissimo. Lui si è infortunato nella migliore partita della gestione di Giampaolo, nella vittoria per 4-0 contro il Sassuolo. Nonostante l’importante vittoria e l’ottima prestazione, al termine della gara Giampaolo non era contento ed era scuro in volto, perché aveva già capito – come tutto lo staff – la gravità dell’infortunio di Gabbiadini. Lui disse proprio: «Vado a casa preoccupato per le condizioni di Gabbiadini». Contro il Sassuolo aveva trovato la giusta formazione, con Sensi dietro a Caputo e Gabbiadini, quindi una punta fissa e una più mobile come Manolo. Caputo sta risentendo molto dell’assenza di Gabbiadini, Quagliarella – anche per età – ovviamente non è un attaccante di movimento. Nell’idea di Giampaolo il suo attacco titolare sarebbe stato Gabbiadini-Caputo, con Sensi a supporto. Con D’Aversa Gabbiadini era anche arrivato a segnare per 6 gare consecutive e stava facendo la differenza. La sua assenza quindi pesa tanto”.

A questo proposito, la coppia Caputo-Quagliarella non convince del tutto, tu come la valuti?
“Quagliarella è stato protagonista con l’Empoli, è entrato anche bene nell’ultima partita contro il Venezia. È stato un campione, è ancora un campione, perché campione si resta per tutta la vita, però ha 39 anni. Non garantisce più una freschezza atletica che prima garantiva. Anche Caputo ha 35 anni e quindi al suo fianco ha bisogno di un attaccante che si sacrifichi. Entrambi rendono meglio con un attaccante più mobile al proprio fianco. In questo senso, Sabiri non sta facendo male in questa posizione. Ha giocato bene contro il Venezie ed è entrato bene contro la Juventus. In questo momento, Sabiri potremmo definirlo la sorpresa di questa Samp”.

Parlando di giocatori importanti, Candreva nel girone di andata è stato trascinante. Ora da mezzala è meno attivo in fase offensiva e difensivamente sembra soffrire: ti sta convincendo in questa nuova posizione?
“Con D’Aversa Candreva era esaltato perché giocava sull’esterno, che è il suo ruolo. Credo lo sappia anche Giampaolo, sa che Candreva non è una mezzala, ma ufficialmente non lo dice. Giampaolo ama giocare con il 4-3-1-2 e sostiene che in rosa non ci sia un altro esterno per poter giocare con il 4-4-2 o 4-3-3, quindi si è inventato Candreva mezzala. Il giocatore si sta sacrificando e cerca di fare del suo meglio, ma indubbiamente questa posizione lo limita in fase offensiva e soprattutto lo mette in crisi in fase difensiva. Secondo me, non è il suo ruolo: è un adattato. Candreva sicuramente si sta applicando al massimo e non si può rimproverare nulla al ragazzo, ma non è il suo ruolo”.

Rincón non sembra il giocatore di una volta, come giudichi il suo inserimento nella Samp?
“Lui è un giocatore di rendimento, si sta inserendo abbastanza bene. Bisogna considerare che fino a gennaio aveva giocato molto poco a Torino e anche lui ha 34 anni. Per Giampaolo è la prima riserva a centrocampo. Può giocare al posto di Thorsby o di Candreva, in particolare lo inserisce quando vuole provare a difendere il risultato perché è meno offensivo degli altri due. Ha giocato anche in mezzo, al posto di Ekdal, ma è il suo ruolo ideale perché lui non eccelle nell’impostazione del gioco. Rincón è più un giocatore di rottura”.

Anche la Roma non sembra la stessa dell’andata, è una squadra più convincente o ancora mentalmente fragile?
“Secondo me la Roma sta facendo il suo campionato. Capisco che l’aspettativa dei tifosi fosse la qualificazione in Champions, però Milan, Napoli e Inter sono scappate fin da subito, la Juventus aveva iniziato malino, ma a gennaio ha acquistato Vlahovic, un giocatore che fa la differenza. Quindi, credo che se la Roma dovesse finire quinta potrebbe ritenersi soddisfatta. Se finisse sopra ai rivali della Lazio e all’Atalanta sarebbe un buon campionato. Nel corso della stagione forse ha avuto troppi alti e bassi, ma se non li avesse avuti ora staremmo parlando di una squadra in lotta per le primissime posizioni. Nelle ultime gare mi sembra abbia trovato una sua quadratura: è una squadra che vince anche spesso 1-0, quindi è una squadra concreta. Per la partita di oggi è certamente la favorita e credo possa ottenere i 3 punti, salvo sorprese. Una difficoltà può essere sicuramente il ritorno al 100% della capienza di Marassi. Questa sera per la prima volta in stagione la Gradinata Sud sarà tutta piena e entreranno tutti i gruppi: spesso Marassi ha fatto la differenza”.