Cambio Campo - Sciascia: "Il Milan sta sotto un treno, l'Europa è difficile e la Roma è favorita. Abraham-Saelemaekers? Faranno entrambi ritorno ai propri club"

Cambio Campo - Sciascia: "Il Milan sta sotto un treno, l'Europa è difficile e la Roma è favorita. Abraham-Saelemaekers? Faranno entrambi ritorno ai propri club"Vocegiallorossa.it
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Oggi alle 11:00Primo piano
di Marco Campanella
fonte Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Alfonso Sciascia, giornalista di EsteNews, con il quale abbiamo parlato di Roma-Milan.

Il Milan arriva a questa sfida dopo la cocente sconfitta contro il Bologna in finale di Coppa Italia. Come sta la squadra dopo una delusione del genere?
"Il Milan è sotto un treno, la sconfitta in finale di Coppa Italia è l’epilogo di una stagione deludente. Quella partita sarebbe stata importante per rendere l’annata un po’ meno amara, anche se nemmeno con la conquista della Coppa Italia si sarebbe potuta definire una stagione positiva. Ora, le speranze di entrare in Europa League sono ridotte al minimo e vedremo come affronterà la Roma in questo turno. Non ci saranno neanche i tifosi rossoneri allo stadio. Secondo me, sarà difficile vedere una reazione da parte del Milan, perché le facce dei giocatori a fine partita e le dichiarazioni post-gara, soprattutto dopo il secondo tempo giocato, fanno presagire una partita contro la Roma che non avrà un esito positivo".

Adesso il Milan deve fare i conti con la rincorsa a un posto europeo. La sfida contro la Roma è l’ultimo treno per conquistare un posto in Europa nella prossima stagione?
"Sì, ormai l’Europa è difficile: è chiaro che c’è anche la Conference League come ipotesi, però per una squadra come il Milan sarebbe quasi un intralcio giocare una competizione del genere. L’Europa League, tra l’altro, anche l’anno scorso ha dato poche soddisfazioni, con la sconfitta contro la Roma e l’eliminazione ai quarti. Una squadra come il Milan dovrebbe sempre essere tra le favorite. Secondo me, la squadra meneghina si trova in una situazione per cui sarebbe quasi meglio non partecipare alle coppe, come ha fatto il Napoli quest’anno, per poi concentrarsi sul campionato. A fine stagione si dovrà parlare di rifondazione globale per il Milan, perché chiaramente è andato storto quasi tutto quest’anno. Credo che la sfida contro la Roma sia molto difficile per come arrivano le due squadre all’appuntamento. Nonostante i giallorossi abbiano perso contro l’Atalanta, sono molto più in forma, anche a livello mentale, rispetto ai rossoneri".

Non posso poi non chiederti della situazione Abraham-Saelemaekers, che a Roma tiene banco da tempo. Ci sono novità rispetto all’ultima volta che ci siamo sentiti?
"Mi ero espresso sempre alla vostra testata tempo fa sul discorso Abraham, dicendo che non sarà riscattato. Dopo quella dichiarazione, il numero 90 rossonero ha avuto un bel exploit, ha fatto bene in Coppa Italia — dove è capocannoniere — ed è stato anche titolare nel caos offensivo del Milan quest’anno. Dall’altra parte, Saelemaekers ha fatto un percorso simile: inizialmente sembrava centrale nel progetto, ma nelle ultime apparizioni ha visto poco il campo. Tutto ciò mi fa pensare che alla fine entrambi torneranno alla casa madre, e poi si vedrà come verranno gestiti. Il Milan dovrà fare una rivoluzione importante, e Saelemaekers non dovrebbe più rientrare nel progetto. Anche la Roma dovrà valutare bene i suoi attaccanti, considerando anche l’ingaggio elevato di Abraham".

Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, la Roma è chiamata a una vittoria per continuare la rincorsa a un posto in Europa. Oggi i giallorossi fanno più paura rispetto a qualche mese fa? Secondo te, c’è una favorita per il match dell’Olimpico?
"La Roma arrivava da 19 risultati utili consecutivi, interrotti solo dall’Atalanta che non è certo una squadra da sottovalutare. Secondo me si tratta comunque di una rimonta pazzesca per una squadra che, a un certo punto, era quintultima in campionato. Dall’arrivo di Ranieri si è vista un’altra squadra, con un’altra mentalità. Inoltre, Dybala è stato ai box per tantissimo tempo e la sua assenza non si è quasi sentita, grazie a Soulé tornato ai livelli visti a Frosinone. La Roma si è risollevata parecchio. Nella partita di oggi vedo favorita la Roma, più che altro per una questione di motivazioni: è vero che anche il Milan potrebbe averne, ma mancano due giornate e ci sono tre punti di distanza. Con una vittoria si potrebbe agganciare la Roma, ma in questo momento vedo più preparati i padroni di casa".

La gara contro il Milan sarà anche l’ultima di Claudio Ranieri davanti ai propri tifosi. Pensi che ciò possa influire sul match, soprattutto in uno stadio Olimpico interamente giallorosso vista l’assenza dei tifosi milanisti?
"Ranieri ha fatto cose pazzesche, ma per lui è normale: sappiamo benissimo quello che ha fatto nella sua carriera. Questa rincorsa alla Champions League con una Roma che era allo sbando totale sarà il suo ultimo atto. Mi viene da dire che sia quasi un delitto non vedere questo allenatore ancora in Serie A. La sua decisione mi sembra definitiva. Ora c’è curiosità di capire chi lo sostituirà, ma sono sicuro che un uomo con la sua esperienza saprà aiutare anche chi arriverà dopo. Affidarsi a Ranieri, prima come allenatore e poi come dirigente, è stata una delle poche scelte corrette dei Friedkin in questi anni. E credo che in un ruolo dirigenziale potrà fare molto bene. Tornando alla partita, non ci saranno tifosi milanisti: tutto lo stadio sarà giallorosso per salutare Claudio Ranieri. Questo è un ulteriore punto a favore della Roma in vista della gara di questa sera".