Gasperini: "Non è mai facile vincere in trasferta su questi campi. Ferguson? Voglio che giochi con questa intensità"

Gasperini: "Non è mai facile vincere in trasferta su questi campi. Ferguson? Voglio che giochi con questa intensità"Vocegiallorossa.it
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di Maurizio Rasa

Al termine della partita vinta contro il Celtic, il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:

Complimenti reciproci con Italiano ieri sera, molto sinceri, grande fair play, che poi erano complimenti per il quinto posto, ma anche per la salute del calcio italiano. Ha vinto anche la Fiorentina, ha vinto la Roma, ha vinto il Bologna, una bella serata per il calcio italiano.
«Sì, ci voleva, ne abbiamo bisogno. Non è mai facile vincere in trasferta su questi campi, questi stadi bellissimi, storici, pieni di pubblico, di gente. Un'ottima gara».

Ha cambiato 5 elementi, ha dato freschezza, dinamismo, è soddisfatto?
«Sì, ci stavano tutti perché era un momento della stagione in cui abbiamo bisogno anche di fare delle valutazioni importanti e di farle in partite che contano. Questa è una partita che contava, perché come ho detto prima giocare in questi stadi non è mai facile, con queste squadre che comunque arrivano da una serie di risultati molto positivi. E aver fatto delle prestazioni anche da parte di Pisilli ad esempio, dà fiducia a loro sicuramente e allarga anche un po' la rosa».

Su Ferguson.
«Ferguson ha fatto in partita quello che ultimamente ha fatto qualche volta in allenamento. Lui è giovane, bisogna avere pazienza al di là dei gol. Il secondo gol è stato bellissimo. Voglio che giochi con questa intensità e questo spirito, con questa corsa che non si abbatta. Voglio che giochi e metti in campo le sue qualità».

Con questa prestazione di Ferguson non è che adesso la società non l'accontenti a gennaio non prendendo un'altra punta?
«Magari, magari fosse risolta la situazione (ride, ndr.), però come ho detto prima bisogna avere pazienza, poi questi sono ragazzi giovani che di colpo da un momento all'altro magari svoltano e danno continuità e crescita alle loro prestazioni, sarebbe molto meglio fosse così, però è chiaro che nel mercato di gennaio se ne parlerà più avanti. Adesso abbiamo ancora parecchie partite importanti da giocare».

Nel presentare la partita ha detto che non siete stanchi, ma piuttosto potreste essere stanchi mentalmente, perché vivete delle tensioni particolari in Italia. Ma in Europa, qual è la differenza con il nostro campionato?
«In Europa intanto vai a incontrare squadre che sono leader nei loro campionati, e quindi sono altri tipi di partite. Sono partite più aperte, perché sono squadre che hanno la fiducia e la convinzione di fare sempre gol e di attaccare anche con tanti uomini. Quindi le partite vengono fuori in modo diverso rispetto a molte del nostro campionato, dove c'è molto meno spazio e meno possibilità di giocare. Però di riflesso, molto spesso incontri anche degli attaccanti fortissimi, ed è un po' singolare dire che è più facile giocare in Europa. Insomma, è un altro tipo di calcio, questo sì».

Io torno sul discorso della condizione fisica, perché è ovvio che in un calendario del genere, giocando di giovedì, questo sia un tema, anche per il tipo di calcio che fa lei e che ha sempre fatto lei. A me è sembrato che stasera, da questo punto di vista, il messaggio sia stato positivo. Avete fin da subito imposto il ritmo e avete fatto bene, state bene fisicamente.
«La condizione fisica dipende da tante cose, a volte la fatica non è quella fisica, a volte è più quella nervosa, a volte si considera poco l'avversario, a volte trovi, come è successo a noi domenica, un avversario motivatissimo, giochi tante partite, io credo che questi ragazzi siano preparati bene, sotto l'aspetto fisico-muscolare, per poter giocare più partite anche una settimana, ma è dimostrato quello che non sempre è facile, giocare al massimo della condizione, delle motivazioni, queste cose, per giocare così tante partite non è facile, non è facile, e poi si confonde magari con la condizione fisica, ma non è solo quello».

Sulle assenze di Ndicka ed El Aynaoui per la Coppa d'Africa
«Lo sapremo domani. Sarebbe importante ma non dipende solamente da noi. Dovremo affrontare altre partite senza due pezzi importanti, però è cresciuto Pisilli, ha fatto bene, sono molto contento di lui. Abbiamo delle risorse in squadra e cercheremo di sopperire al meglio».