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Gasperini e le cessioni record con l'Atalanta

Gasperini e le cessioni record con l'AtalantaVocegiallorossa.it
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Ieri alle 22:45Approfondimenti
di Redazione VGR

Come cambiare la storia di una squadra. Chissà se tra qualche anno scriveranno un libro o faranno una serie. Per ora, c'è "solo" un film. Quello della conquista dell'Europa League. Scusate se è poco. L'Atalanta grazie a Gasperini è entrata in un nuovo status, da provinciale a big. Cinque qualificazioni in Champions dal 2016 a oggi, cioè da quando il nuovo (?) allenatore della Roma ha accettato la panchina dei bergamaschi. Il resto è Storia. E anche soldi, tanti, nelle casse dei nerazzurri.

TANTA SPESA, POCA RESA - C'è una parola chiave nel periodo di Gasp a Zingonia, oltre ai risultati: plusvalenza. Tanti calciatori presi a poco, o addirittura a zero, e rivenduti a peso d'oro. Chi passa da lì, diventa una pepita. Basta guardare le tre cessioni record della Dea. Al primo posto c'è Højlund, passato al Manchester United in cambio di quasi 80 milioni di euro. Inutile dire che a Old Trafford il danese non abbia incantato come a Zingonia, travolto nella crisi senza fine dei Red Devils. Alle sue spalle c'è un addio più recente: Koopmeiners. L'olandese ha lasciato Bergamo - direzione Juventus - la scorsa estate per 56 milioni di euro. Difficile non considerarlo come il più grande flop dell'ultimo campionato, uno scenario impronosticabile per un centrocampista capace di segnare 29 gol in tre anni. Completa il podio dei più costosi Romero, volato al Tottenham per 52 milioni. Ultima Europa League a parte, un rendimento non sempre impeccabile da parte del difensore campione del mondo con l'Argentina, svezzato da Gasperini nel 2020/2021.

GLI ALTRI - Si scende di posizione e di prezzo, anche se non di molto. Kulusevski è uno dei casi più interessanti: passato alla Juventus nel 2020 per quasi 40 milioni di euro, non ha mai vissuto un campionato intero con l'Atalanta dei grandi. Oggi è una delle stelle del Tottenham, tra alti e bassi. Sono invece 32 i milioni investiti dal Milan nel 2019 per Kessié: acquisto completamente azzeccato questo, visto che il centrocampista risulterà decisivo per lo scudetto del 2021. Bene anche l'affare Bastoni con l'Inter, quasi alla stessa cifra spesa dai rossoneri per l'ivoriano. Il difensore è da anni una colonna della squadra di Inzaghi. Anche nel caso del classe '99, come Kulusevski, manca una stagione intera con la Dea.

CRISTANTE, MANCINI E ROGER - Arriviamo a due titolari della Roma attuale che Gasperini potrebbe ritrovare. Cristante sbarca a Trigoria nel 2019, grazie a una stagione da 12 gol con l'Atalanta, per 30 milioni. Alti e bassi nella Capitale, ma le oltre 300 presenze giustificano ampiamente l'affare. Mancini arriva invece l'anno dopo per 24, plasmato nelle due annate precedenti. Oggi è il leader, il capitano - al momento - senza fascia. Vanno citati anche i quasi 30 milioni per Gosens, esploso con Gasperini e poi bene, ma non troppo, lontano da Bergamo, e gli sfortunati Conti e Caldara: con Gasp hanno vissuto le loro migliori stagioni ma poi, anche per colpa dei tanti infortuni, non hanno saputo onorare i circa 43 milioni totali spesi rispettivamente da Milan e Juventus. Oddio, ci sarebbe anche Gagliardini, passato all'Inter nel gennaio 2017 in cambio di un assegno da 21 milioni: senza offesa, ci sono stati soldi spesi meglio. Chiudiamo con Ibanez, forse una delle poche sconfitte di Gasperini, appena 2 presenze con l'Atalanta. Acquistato dalla Roma per poco meno di 12 milioni di euro, ha salutato Mourinho tre anni dopo in cambio di poco più del doppio.