ESCLUSIVA VG - Florentia San Gimignano, Lipman: "Conosco la forza della Roma, dovremo essere pazienti e imporre il nostro ritmo. Coach Bavagnoli mi ha insegnato molto. Temo Bernauer"

17.11.2019 12:45 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Intervista a cura di Luca d'Alessandro e Simone Valdarchi
ESCLUSIVA VG - Florentia San Gimignano, Lipman: "Conosco la forza della Roma, dovremo essere pazienti e imporre il nostro ritmo. Coach Bavagnoli mi ha insegnato molto. Temo Bernauer"
Vocegiallorossa.it
© foto di Florentia San Gimignano

Domenica, dopo la sosta per le nazionali, torna la Serie A Femminile. La Roma, reduce da quattro vittorie consecutive sarà di scena a San Gimignano, contro la Florentia, squadra in cui gioca Emma Lipman, calciatrice nazionale maltese, ex difensore delle giallorosse nella passata stagione. Queste l'intervista rilasciata in esclusiva alla redazione di Vocegiallorossa.it 

Ciao Emma, come procede questa nuova avventura a San Gimignano?
"Sono molto felice di vivere in Toscana, circondata dalla natura e dai grandi spazi verdi. È una regione molto bella dell'Italia. Il club ha un progetto molto stimolante da cui imparo continuamente. Mi sono piaciute le opportunità di crescita del nuovo brand fuori dal campo e stiamo lavorando molto intensamente ogni giorno sul terreno di gioco per migliorare e adattarci a ciò che ci chiede l'allenatore. Finora è una bella sfida". 

Dopo un avvio non brillante, arrivate al match contro la Roma con due vittorie consecutive, sarà un test importante per confermare i progressi della squadra?
"Penso di sì. Sappiamo quanto la Roma sia forte, venendo da 4 gare in cui è imbattuta e so quanto preparate e pronte alla sfida saranno. Penso sia importante per noi provarci sulla base di quanto costruito nelle ultime due vittorie con una prestazione combattiva. Se riusciremo in ciò, non ci saranno ragioni per non ottenere la terza vittoria". 

In settimana con Malta hai avuto modo di affrontare l'Italia delle tue ex compagne Greggi e Bartoli. C'è stato modo di parlare del match di domenica?
"È sempre un piacere rivedere Elisa (Bartoli ndr). Ho così tanto rispetto per lei sia come calciatrice che come persona. Sono stata contenta anche di vedere che sia stata data un'opportunità in nazionale maggiore a Giada (Greggi ndr), che ha segnato anche un gran gol! Non abbiamo avuto modo di dirci troppo, non vedo l'ora di rivederle tutte domenica". 

Che ricordo hai dell'esperienza romana?
"È stata una stagione speciale quella a Roma. Sarò sempre grata di aver potuto vivere questa esperienza. Sicuramente ci sono stati alti e bassi. Il tifo per il club da ogni parte del mondo era incredibile. Questa è una delle cose migliori ma la più importante per me è stata l'atmosfera creata dallo staff nel trasformare le nostre individualità in un team. Betty (coach Bavagnoli) e il suo staff mi hanno resa una calciatrice migliore e sono stata veramente contenta di aver lavorato con loro". 

A maggio scorso al Times avevi parlato da leader giallorossa, dicendo di voler alzare il livello della squadra proiettandoti verso la nuova stagione. Poi la separazione. Cosa è successo?
"Quando mi sono unita alla Roma, quella era la mia intenzione definitiva. Sapevo che potevo dare alla squadra sia dentro che fuori dal campo. Man mano che la stagione trascorreva e le cose non andavano necessariamente nel verso giusto in campo, ho trovato difficile abbandonare il calcio. Avevo bisogno di fare mente locale e vivere a Roma non era il posto migliore per fare ciò. Alla fine la società ha preso la decisione al posto mio, questo è il calcio. Il mio stile di vita è quello per cui se si chiude una porta, si apre un portone ed è esattamente quello che è successo per me sotto diversi punti di vista". 

Una fautrice del tuo arrivo alla Roma fu coach Bavagnoli, quali sono i suoi pregi?
"Prima di tutto Betty è meravigliosa, empatica, comprensiva e capisce quanto sia importante lo sviluppo delle persone innanzitutto. La sua passione per il calcio è contagiosa è ho capito subito fosse la scelta giusta quella di lavorare con lei. L'ambiente positivo che lei, insieme al suo staff hanno creato è stato uno dei migliori ambienti calcistici in cui abbia mai giocato. Ho imparato molto grazie a lei e spero un giorno di poter avere una nuova opportunità di lavorare con lei" . 

Cosa dovrà fare la Florentia San Gimignano per mettere in difficoltà la Roma e in cosa dovrà essere attenta per non soccombere alle giallorosse?
"La Roma è una squadra molto forte che sarà ampiamente preparata alla sfida. Sono una squadra che ha ritmo, velocità e in estate, con i nuovi innesti, hanno migliorato la qualità in attacco. Non ci sono dubbi, sarà una partita molto difficile per noi. Se noi riusciremo a pressare alte per metterle in difficoltà sul loro inizio di manovra, potremmo limitare le loro giocate e renderle meno forti di quanto non lo sia la squadra. Sappiamo che a loro piace giocare dal basso e noi abbiamo attaccanti forti fisicamente in grado di sfruttare questa cosa". 

Nelle prime giornate la Roma è riuscire a segnare molti gol, da difensore sei preoccupata per la prossima partita? Come potete arginare il potenziale offensivo delle giallorosse?
"Non sono preoccupata, mi piacciono le sfide. Come calciatrice questa è una delle gare che vuoi giocare, per testarti contro un attacco forte. Mi sono allenata con molte delle loro calciatrici, ogni giorno, la scorsa stagione. Sono completamente consapevole dei loro punti di forza. È importante per noi essere disciplinate, iniziando a difendere già con le nostre attaccanti, alla fine noi difensori siamo l'ultima linea. Penso dovremo essere pazienti e imporre un buon ritmo alla gara. Facendo ciò possiamo mettere la Roma in difficoltà". 

Quale delle tue ex compagne temi maggiormente?
"Probabilmente Vane (Bernauer ndr). Abbiamo vissuto insieme l'anno scorso e ci siano aiutate l'una con l'altra tra un espresso, datteri e burro di mandorle (forse anche per un Martini occasionale). Sono veramente contenta di vedere che lei è partita alla grande in stagione, segnando un paio di gol. Ha lavorato duramente per tornare a questi livelli e spero continui ad avere una grande stagione". 

Per te è il terzo anno nel campionato italiano, quanto manca ancora per raggiungere il livello degli altri campionati? Tu hai il metro di paragone con quello inglese avendoci giocato a lungo...
"La terza stagione e ancora non parlo un italiano fluente. Il professionismo nella Serie A è migliorato molto grazie all'introduzioni dei top club. Puoi sentire esserci un vero movimento del calcio femminile grazie alla presenza di più gente alle partite, grazie alla scia del successo della Nazionale italiana ai Mondiali. La gente comincia ad apprezzare e a divertirsi col calcio per quello che è, senza fare paragoni con il movimento maschile. Sebbene il livello è sempre da migliorare. Per fare ciò, credo servano migliori infrastrutture da parte dei club dove allenarci e giocare. Ci sono ancora troppi campi che non sono decenti. Ne risente non solo la qualità del gioco, ma anche il rischio per noi di infortunarci. Servono più campi in erba naturale come quello di Sangi o quello di Roma". 

La lotta scudetto sembra essersi allargata a Juventus, Fiorentina, Milan e classifica alla mano anche alla Roma. Chi la spunterà?
"Ho visto giocare il Milan questa stagione e mi piace molto il loro modo di giocare. Sono una squadra molto organizzata, giocano facendo possesso palla, sono pazienti e cinici. Penso che la Juventus resti sempre la favorita. Tuttavia la Roma è sarà migliore e forte col passare della stagione. La Serie A regala sempre qualche sorpresa, che è quello che rende avvincente il campionato: chiunque può battere l'altro in una partita secca".