Monza-Roma tra tante difficoltà e una grande certezza per i giallorossi

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Monza-Roma tornano ad affrontarsi praticamente una stagione dopo. All'andata il mattatore fu Paulo Dybala che segnò i suoi primi gol in giallorosso. Un secco 3-0 con la difesa che concesse appena 1 tiro nello specchio della porta. A distanza di mesi, il match contro gli uomini di b assume completamente altri connotati: Dybala sarà preservato per Roma-Bayer Leverkusen (nella speranza che possa esserci), la difesa è tutta da inventare viste, come già ne abbiamo parlato nel podcast di ieri, le tante assenze. In più si aggiunge il peso di una classifica che, se fino a qualche turno fa vedeva una Roma salda al terzo posto, adesso è lì a contendersi l'accesso alla Champions in un gruppone composto da 6 squadre. Complicato dunque gestire le forze, le risorse, il doppio impegno o il turno infrasettimanale come quello contro il Monza. Poche certezze trai calciatori in campo, perché tra i big, il migliore per stato di forma è capitan Pellegrini, gli altri, come Abraham, in gol contro il Milan viaggiano sempre a corrente alternata. Ecco che la grande certezza torna a essere Mourinho. Il mister, spesso nel bene, a volte nel male, ha sempre saputo tirar fuori il meglio dalle situazioni d'emergenza, in questa e nella passata stagione. Soprattutto, come vistosi anche contro il Milan, la squadra, anche con molti infortunati è riuscita a mantenere la propria identità. La stessa per cui Palladino, tecnico del Monza, in conferenza stampa ha detto che studiare la Roma è complicato, perché la Roma fa giocare male gli avversari. Nella speranza che sul campo possano sbloccarsi giocatori come Solbakken e confermarsi, altri come El Shaarawy, in attesa di capire che squadra manderà in campo lo Special One, la Roma, più che alle giocate dei singoli, dovrà far forza, sulla compattezza del gruppo. Probabilmente a discapito dello spettacolo, puntando esclusivamente al risultato.