L'Inter su Smalling: da Mkhitaryan a Batistuta passando per Kolarov, Nainggolan e Amantino Mancini, una storia di "fregature" con poche eccezioni

10.12.2022 07:00 di Emiliano Tomasini Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
L'Inter su Smalling: da Mkhitaryan a Batistuta passando per Kolarov, Nainggolan e Amantino Mancini, una storia di "fregature" con poche eccezioni
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Il rinnovo di Chris Smalling è il tema che sta tenendo banco a Roma in questi giorni di assenza di calcio. Il difensore inglese ha il contratto in scadenza a giugno 2023, con opzione - attivabile solamente dal giocatore - di rinnovo automatico fino al 2024 al raggiungimento del 50% delle presenze stagionali. Viste le ottime prestazione fornite fin qui, il numero 6 della Roma sembra essere alla ricerca di un contratto più lungo. La Roma sarebbe pronta a offrirgli un rinnovo biennale alle stesse cifre attuali, ma nel mentre il numero 6 giallorosso ha iniziato a guardarsi intorno con l’Inter che sarebbe pronta a prenderlo a zero e ad accontentare le sue richieste. In caso di reale trasferimento di Smalling all’Inter, l’inglese sarebbe il quarto giocatore della Roma in quattro estati consecutive a lasciare la Capitale per i nerazzurri. Non solo, Smalling sarebbe anche il secondo giocatore consecutio a non rinnovare con la Roma per firmare con l’Inter a zero. Anche Dzeko ha lasciato la Roma a zero per i nerazzurri, ma il club giallorosso ha incassato 1,5 milioni l’estate successiva grazie a un bonus inserito al momento dell’accordo. La storia dei trasferimenti dalla Roma all’Inter è molto lunga, sono infatti più di 20 i giocatori che hanno lasciato i colori giallorossi per sposare quelli nerazzurri

L’ultimo in ordine di tempo è stato Mkhitaryan: la scorsa estate l’armeno ha scelto di non rinnovare con la Roma e di trasferirsi all’Inter. I suoi primi mesi a Milano non sono stati esaltanti e - fino all’infortunio di Brozovic - è stato usato con il contagocce da Inzaghi. Dall’essere un giocatore chiave della Roma è passato a essere una riserva di lusso per la squadra nerazzurra. È andata meglio a Dzeko, che al suo primo anno all’Inter ha avuto molto spazio e ha ritrovato il feeling con il gol. Quest’anno, però, anche lui è finito in panchina e solamente l’infortunio di Lukaku gli ha riconsegnato un posto da titolare. A chi è andata decisamente peggio è Kolarov. Il difensore serbo era un titolare indiscusso della Roma e nell’estate del 2020 si è trasferito all’Inter. 15 presenze e 0 gol in due anni prima di appendere gli scarpini al chiodo per una conclusione di carriera decisamente amara.

Altro giro, altro flop: quella di Nainggolan all’Inter è stata un’esperienza decisamente negativa. Il belga è arrivato a Milano nell’estate del 2018 per circa 28 milioni più i cartellini di Santon e Zaniolo, grande rimpianto nerazzurro. Con la maglia dell’Inter non è riuscito a replicare l’ottimo rendimento mostrato nella Capitale e - dopo una serie di prestiti al Cagliari - ha deciso di far ritorno in Belgio. Non è andata meglio a Ljajic e Dodo, due giocatori che hanno fatto fatica a imporsi a Roma e che sono riusciti a fare anche peggio a Milano.

Andando più indietro nel tempo, un altro trasferimento flop è quello di Amantino Mancini. Il brasiliano era una delle stelle della Roma di Spalletti quando nell’estate del 2008 decide di trasferirsi all’Inter. In nerazzurro non riesce ad imporsi e anche lui colleziona più panchine che gol. Oltre al danno la beffa, Mancini lascia l’Inter a gennaio 2010, mancando quindi l’opportunità di vincere il triplete con la squadra allora allenata da Mourinho. Chi invece era un titolare di quell’Inter è Cristian Chivu, ex Roma che è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante e a confermarsi anche a Milano.

Il trasferimento più iconico dalla Roma all’Inter è però quello di Gabriel Omar Batistuta. Il Re Leone dopo l’ottima prima stagione in giallorosso, culminata con la vittoria dello scudetto, è entrato in un vortice di infortuni. Così, nel gennaio 2003, Franco Sensi lo cede all’Inter. Poche settimana dopo, lo stesso Presidente giallorosso dichiarerà di aver rifilato una “fregatura” a Moratti perché Batistuta era ormai un giocatore finito. L’argentino, infatti, giocherà solamente 12 partite in nerazzurro, riuscendo a segnare solo 2 gol prima di trasferirsi in Qatar per concludere la sua carriera. Negli ultimi anni, dunque, chi ha lasciato la Roma per l’Inter non è stato molto fortunato.. chissà che questo non possa influenzare la scelta di Smalling