Stadio, Montuori: "C'è ancora il vincolo trentennale con la Roma, delibera in aula tra il 13 e il 14 giugno. Sui tempi non mi sbilancio"
Ecco altre parole di Montuori ai microfoni di Radio Radio: “Il voto contrario del PD alla delibera? Lo apprendo ora, secondo me abbiamo fatto un buon lavoro, riconsiderando l’interesse pubblico all’interno di un nuovo quadro di esigenze e di contesto. Secondo me le dichiarazioni vanno analizzate: c’è una discussione da fare. È importante spiegare le scelte all’interno delle quali è maturata questa delibera. Qual è l’utilità pubblica? Il lavoro è stato quello di guardare l’intero quadrante e non solo lo stadio. Speriamo in futuro di evitare inondazioni nel Fosso del Vallerano. Questo è già un grande vantaggio. Abbiamo modificato il tratto di via Ostiense e di via del Mare. Questo avviene nel tratto che va dal G.R.A. sino al nodo Marconi. Se il miglioramento del trasporto sul ferro si effettuano lungo tutta una linea, se si realizzano un parco e un ponte pedonale io credo che ci siano tutte le ragioni per valutare l’utilità pubblica in un contesto di un obiettivo fissato dalla Legge Stadi. Noi abbiamo fatto di tutto per rispettare questa legge. Se alla Roma conviene questo progetto ridotto? Non è un ragionamento che abbiamo fatto. Qua si introduce l’argomento del cosiddetto costo zero: esso non esiste. Il permesso di costruire nel Comune di Roma lo detiene il Comune stesso. Il costo si riduce in termini di impatti. In quel quadrante si sposteranno circa 10000 persone in meno rispetto al progetto originario, per non parlare dei livelli di impatto sul suolo. L’impatto a terra dell’edificato si è ridotto e questo è un guadagno per la società. La riduzione delle cubature è un guadagno per la collettività secondo il nostro ragionamento. Cosa altro non è stato compreso sul progetto nuovo dalla collettività? Non saprei, non mi sottraggo ai dibattiti. Le dinamiche sono complesse e vanno inquadrate in un contesto ampio. Roma oramai non si estende solo all’interno del G.R.A. ma accoglie traffici da Fiumicino fino a Civitavecchia. Tra Roma e Ostia poi ci sono circa 195000 persone. Lo stadio ci dà la possibilità di migliorare la vita di alcune persone. In passato avevo dichiarato di essere a favore dell’apertura dei cantieri? Sì ma dei cantieri giusti, i cantieri in sé sono un’astrazione. Ci tengo a precisarlo. Sulle date non posso sbilanciarmi perché entrano in campo fattori diversi che non dipendono solo dal Comune”.
14.55 - L'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori ha parlato dello Stadio della Roma ai microfoni di TeleRadioStereo: “È una delibera di conferma dell’interesse pubblico, una decisione di giunta con cui trasmettiamo la delibera all’Assemblea Capitolina. C’è il vincolo tra proponenti e società, della durata di 30 anni. Il vincolo è rimasto. Il quadro all’interno del quale si inserisce lo stadio, rispetto alla precedente delibera, è mutato. È stato studiato un accordo per la realizzazione di un ponte a 500 metri da quell’area, dichiarato di interesse strategico nazionale (il Ponte dei Congressi, ndr), anche funzionale a quest’area. Non c’è un taglio, ma un cambiamento infrastrutturale di tutta l’area. Questo ci permette di ottemperare a scelte di questa giunta, cioè ridurre impatti antropici, e le cubature. L’area occupata dalle edificazioni si riduce notevolmente. Tutti gli uffici stanno lavorando al Ponte dei Congressi, stiamo facendo di tutto per rispettare tempi che ci siamo dati, che prevedono l’indizione della gara entro l’anno. Tutte le modifiche richieste sono state accolte, contiamo di indire la gara entro l’anno, con tempi contingentati: entro i tre anni successivi contiamo di realizzarlo. Il Ponte di Traiano non configura un interesse pubblico, in quanto l’accessibilità all’area non è garantita dal Ponte di Traiano, ma da quello dei Congressi. Per quanto riguarda il vincolo di Tor di Valle, viene apposto dallo Stato, attendiamo che il Ministero faccia le proprie considerazioni, poi noi ci muoveremo di conseguenza. Entro il 14 contiamo di andare in Aula e concludere la discussione tra il 13 e 14. Dopo l’ok del Consiglio Comunale di Roma, noi consegneremo questa dichiarazione di pubblico interesse alla Regione, che farà partire tutta la procedura. La precedente Conferenza dei Servizi si è chiusa, se ne dovrà aprire un’altra. Il nostro obiettivo è rimanere entro la procedura generale della legge 147, di cui la Conferenza dei Servizi è un sub procedimento.
Gran parte delle opere sono rimaste le stesse. Rispondo di tutte le cose in capo alla responsabilità che posso governare. Dopo l’ok del Consiglio Comunale, il Comune consegna la delibera alla Regione. In conformità con quella, il proponente dovrà presentare il progetto con tutti gli approfondimenti necessari. Ognuno fa la sua parte. Non posso dire quando inizierà la nuova Conferenza dei Servizi. Dipende dai responsabili della Regione, e dalla consegna da parte del proponente del progetto definitivo di tutte le opere. Se ne parlerà tanto in questi giorni, circolano cifre e numeri immaginari, molte sono interpretazioni. La delibera sarà pubblicata presto e conterrà tutto“.