LA VOCE DELLA SERA: Si chiude l'avventura di Menez alla Roma mentre domani inizia la settimana decisiva per l'acquisto di Stekelenburg. Problemi tra Unicredit e il consorzio americano: possibile slittamento del closing?

24.07.2011 21:00 di  Simone Francioli   vedi letture
LA VOCE DELLA SERA: Si chiude l'avventura di Menez alla Roma mentre domani inizia la settimana decisiva per l'acquisto di Stekelenburg. Problemi tra Unicredit e il consorzio americano: possibile slittamento del closing?
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© foto di Alberto Fornasari

MENEZ - Jérémy Menez chiude, con 84 presenze e 7 reti segnate, la sua esperienza alla Roma. Il giocatore francese verrà presentato domani dal Paris Saint-Germain che verserà nelle casse giallorosse circa 8 milioni di euro più 1 di bonus, nel caso la squadra parigina riesca a conseguire la qualificazione alla prossima Champions League. Dopo Ludovic Giuly, Menez è il secondo calciatore a compiere il tragitto Roma-Parigi e giocherà con il terzo club francese della sua carriera dopo Sochaux e Monaco.

STEKELENBURG - La vittoria contro l'Independiente per 5-1, potrebbe essere stata l'ultima che ha visto come protagonista il portiere olandese tra i pali dell'Ajax. Il giocatore ha fatto intendere di voler lasciare i lancieri per accasarsi alla Roma e, secondo il Telegraaf, l'accordo verrà raggiunto quando le due società troveranno l'intesa sulle modalità di pagamento del calciatore. Dalla Francia viene rilanciato l'interessamento della Roma per David Ospina, 22enne estremo difensore del Nizza e della nazionale colombiana, sul quale già in passato si era parlato di una possibile offerta della Roma.

CLOSING - Problemi tra la cordata americana guidata da DiBenedetto e Unicredit. Per il closing, fissato per venerdi 29, non ci sarebbero i tempi tecnici viste le divergenze tra le parti. DiBenedetto, in seguito alla scoperta di una maggiore passività rispetto a quella che si profilava dalla lettura della due diligence, ha chiesto ad Unicredit uno sconto di 10 milioni di euro e l'annuncio del 29 come data della chiusura definitiva del passaggio, non è stato preso bene dal consorzio statunitense che rimprovera Unicredit di “poor management” per aver lasciato i Sensi a capo della società durante il periodo di transizione. Domani saranno a Roma Pannet e Barrow, due manager nel board della Raptor Accelerator, per ottenere una rinegoziazione di circa 10 milioni, passando da 70 a 60 milioni di euro e chiedendo di spostare il closing. Sembra tuttavia difficile che l'accordo possa saltare nonostante la differenza del passivo di bilancio del 50%.