SAN DIEGO - Di Francesco: "Pretendo di più da tutti, so che possono fare meglio. Karsdorp out per domani. Malcom? Ci sono tanti giocatori...". VIDEO!
Ecco parole di Eusebio Di Francesco in conferenza stampa, riportate dal video de Il Romanista.
Qual è il bilancio di questi primi giorni a San Diego?
"Sono molto contento delle strutture, sono ottime, c'è stata grande disponibilità, siamo partiti con il piede giusto. Abbiamo sofferto un po' il fuso orario, ci ha scombussolato i piani. Stiamo mantenendo i giusti carichi di lavoro. Per domani mi auguro un crescita e un miglioramento generale, in entrambe le fasi".
Un giudizio su Olsen. Che idea si è fatto del mancato arrivo di Malcom?
"Per quanto riguarda Malcom, ci sono tanti altri giocatori in giro. Non è andata come Monchi avrebbe voluto, ma non mi interessa. Abbiamo una rosa competitiva. Abbiamo preso anche due portieri, il mio primo pensiero è portarli ad avere la capacità di adattarsi al nostro gioco. Olsen è il profilo che stavamo cercando per rimpiazzare Alisson".
Un giudizio sull'adattamento di Marcano? Le condizioni di Karsdorp? Come si sta integrando Pastore?
"Siamo insieme da 15 giorni, per entrare nei meccanismi ci vuole tempo. Sono contento di Pastore, sta mettendo in campo grandissimo impegno per trovare condizione fisica, non avendo giocato tantissimo deve alzare il ritmo e i dati dicono che è in crescendo. Karsdorp non sarà disponibile domani, deve allenarsi con continuità sperando che non abbia intoppi. Marcano è quello che si è presentato meglio da un punto di vista fisica, mi ha sorpreso positivamente".
Un anno fa elencò 5 giocatori che le servivano. Cosa manca oggi alla Roma per essere competitiva?
"Attualmente siamo una rosa differente dallo scorso anno, è normale che siamo sempre vigili sul mercato. Abbiamo ottimi calciatori, se ci sarà l'occasione faremo altro. Su Malcom troppe chiacchiere, preferisco non dare indicazioni alla stampa. Sappiamo quel che dobbiamo fare, ci muoveremo secondo quel che riterremo opportuno. Queste partite, in cui darò minuti a tutti, saranno indicative".
Avete avuto tempo per godervi San Diego?
"Quando si è in ritiro, non c'è questa possibilità. Quando avremo una mezza giornata libera, approfitteremo".
Quest'anno la tournée è un po' differente dallo scorso anno, più lunga. Avete modificato qualcosa a livello di preparazione?
"Non può essere lo stesso schema dello scorso anno, tanti calciatori sono arrivati prima, siamo arrivati con una buona base fisica, ci permette di lavorare in continuità, portando avanti il lavoro fisico. La cosa importante è l'integrazione tra fisico e tecnica, anche la palla è lavoro fisico. Il fatto di avere una condizione migliore ci permette di spingere di più. Arriveremo in crescita al campionato. Dobbiamo cominciare a mettere quei 50-60 minuti nelle gambe".
C'è l'impressione che lei abbia alzato l'asticella, pretendendo di più dalla squadra...
"Credo che sia cresciuto il rapporto e la conoscenza tra di noi. Pretendo di più perché so che tutti possono fare meglio. Voglio sempre il massimo, Kevin è un esempio. Credo sia l'atteggiamento giusto per poter far crescere i giovani e far loro capire in che squadra sono arrivati. In campo non si ride, prima e dopo si può. Bisogna cercare di capire che quello che facciamo negli allenamenti serve per migliorare".
Sotto l'aspetto tattico come vi è sembrato il mondiale? Come è stato guardarlo da fuori?
"Tatticamente non c'è stato nulla di nuovo. Ho visto poche partite, ho tifato per la Croazia, era la novità. Dispiaciuto che non abbia vinto, ma la Francia ha grandi talenti ed è giovane".
Come ti senti a dover affrontare Ancelotti? Cosa significa per il calcio italiano?
"Ben venga il suo ritorno, è un piacere. Felicissimo di ritrovarlo".
Cosa vi aspettate dall'ambiente di San Diego per la partita di domani?
"Dovete dire voi se è una città adatta per il calcio, dobbiamo essere noi a far divertire la gente".