La Roma in Nazionale: Honduras-Stati Uniti 2-1, Bradley in difficoltà contro la fisicità e la freschezza dei padroni di casa
All’”Estadio Olímpico Metropolitano” di San Pedro Sula, nella prima giornata dell’esagonale conclusivo della zona Concacaf, l’Honduras batte con merito gli Stati Uniti di Jürgen Klinsmann per 2-1, guadagnando così tre punti importanti per le speranze di qualificazione a Brasile 2014. Risultato stretto per gli uomini di Suárez, in pieno controllo del match fin dalle prime battute e capaci di creare numerose palle gol.
Schierato nel 4-2-3-1 del tecnico tedesco, Bradley è apparso in difficoltà per gran parte della partita: l’Honduras ha da subito pressato la mediana statunitense, riuscendo in questo modo a bloccare il palleggio di Dempsey e compagni. L’alta temperatura (32 gradi), unità all’elevata umidità, ha messo in crisi sin da subito la selezione a stelle e striscie: i padroni di casa hanno avuto la meglio in quasi tutti i contrasti di gioco, dimostrando una notevole freschezza fisica rispetto agli avversari.
Primo tempo di marca honduregna: sono soprattutto Martínez e Óscar García a rendersi pericolosi grazie alla loro velocità e potenza nel tiro. Gli Stati Uniti si fanno vedere solamente in due occasioni con Dempsey, con un tiro da lontano al 6’, e Altidore, al minuto trenta: sul cross di Johnson l’attaccante dell’Az Alkmaar è impreciso e non riesce a concludere in porta. Bradley tenta la sortita offensiva al 25', arrivando al tiro dai venti metri: palla in angolo. Poi è Espinoza a mettere i brividi a Howard in un paio di circostanze. A sorpresa, al 36’, arriva il vantaggio ospite: lob di Jermaine Jones a scavalcare la difesa dell’Honduras, Dempsey batte al volo di destro all’interno dell’area di rigore: incrocio sul lato lontano, per Valladares non c’è nulla da fare. Trascorrono appena quattro giri di lancette e arriva il capolavoro balistico di Juan Carlos García: sul susseguirsi di un angolo, la palla giunge al centro dell’area, Figueroa tenta uno stop di petto che, divenuto lungo, si trasforma in un assist prezioso per il difensore dell’Olimpia. Rovesciata perfetta, la palla si insacca alla destra di Howard, è 1-1.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo: Honduras che pressa e disegna gioco, Stati Uniti guardinghi. Bradley si rende pericoloso al 50’, quando il suo tiro dal limite dell’area viene deviato in calcio d’angolo. Ma è soprattutto in interdizione che il giallorosso è in difficoltà: troppo veloci, freschi e fisici i rivali davanti a lui. Da qui in avanti sarà solo Honduras: Óscar García e Bengtson sbagliano facili occasioni ma, a dieci minuti dal termine, giunge il meritato vantaggio. Passaggio in profondità per il solito Óscar García che, prendendo in velocità Cameron, riesce a servire l’accorrente Bengtson al centro dell’area: facile tap-in che vale la vittoria per i “Catrachos”. Gli Stati Uniti non riescono a reagire nonostante i cambi effettuati da Klinsmann e l’Honduras controlla agevolmente. L’unica chance è quella di Gonzalez sull’ultimo corner del match: il suo colpo di testa è alto.
In definitiva una sconfitta deludente per la squadra ospite, mai completamente in partita e che è riuscita a segnare solamente per una disattenzione della difesa di casa: per Bradley e compagni sarà importante rifarsi subito contro il Costa Rica, il 22 marzo a Commerce City.
HONDURAS (4-4-2): Valladares, A. Peralta, Bernárdez, Figueroa, J. C. García; Ó. García, Garrido, Espinoza, Martínez; Bengtson (84’ Claros), Costly (92’ Welcome).
A disp.: Escober, Mendoza, Chávez, Beckeles, Montes, López, O. Peralta, Altamirano.
All.: Luis Fernando Suárez
USA (4-2-3-1): Howard; Chandler, Gonzalez, Cameron, F. Johnson; Williams (58’ Edu), Bradley; Jones (67’ Zusi), Dempsey, E. Johnson (59’ Kljestan); Altidore.
A disp.: Guzan, Parkhurst, Castillo, Bocanegra, Torres, Evans, Gómez.
All.: Jürgen Klinsmann.
Arbitro: Wálter Quesada (CRC).
Assistenti: Leonel Leal (CRC) – Octavio Jara (CRC).
IV Ufficiale: Jeffrey Solis (CRC).
Marcatori: 40’ J. C. García, 79’ Bengtson (H); 36’ Dempsey (U).
Ammoniti: nessuno.
Recupero: 1 e 3 minuti.