De Rossi: "Questa nazionale ha un nucleo solido"
Daniele De Rossi, ha rilasciato un'intervista, al sito Fifa.com, nella quale ha parlato della Nazionale. Ecco le sue parole.
Molti ti considerano il giocatore più duro del calcio italiano. Secondo te è una buona definizione?
"Beh, non sono esattamente d'accordo. Penso dipenda da cosa si intende per duro. Sul campo, la mia posizione e il mio ruolo richiedono un costante contatto fisico con il mio avversario. Se è questo che intendi con duro, è corretto. Ma se si guarda alla mia carriera in Nazionale, per esempio, ho ricevuto solo un cartellino rosso, e fu otto anni fa. Gioco correttamente, anche se qualche volta i contrasti sono duri".
Prandelli ha cambiato il modo di giocare dell'Italia con più passaggi e maggior possesso. Le persone vi hanno già soprannominati la "Tikitalia". Che ne pensi?
"Un nome simpatico, ma si adatta meglio alla Spagna per quello che hanno fatto in questi anni. Loro hanno maggior possesso palla e tanti giocatori di qualità. forse noi abbiamo meno qualità, meno possesso palla della Spagna, ma forse abbiamo altre risorse. Abbiamo una buona difesa e siamo una squadra con attaccanti forti ed esplosivi. La Spagna qualche volta usa centrocampisti in attacco, quindi noi siamo un pò differenti, ma stiamo cominciando a somigliare a loro e abbiamo alcuni centrocampisti che hanno cambiato il modo in cui approcciamo le partite".
Prandelli ha anche detto recentemente che non avete bisogno di sette diversi moduli per vincere il Mondiale. Come state lavorando adesso?
"Non ci stiamo allenando per il Mondiale solo adesso, abbiamo avuto mesi e mesi di preparazione. Ci ha fatto provare diversi moduli, anche durante le qualificazioni, e ce li ha spiegati tutti. I nostri giocatori non sono solo forti tecnicamente, ma anche tatticamente. Sono anche molto esperti e si possono adattare a qualunque cosa ci chieda il mister".
Per te e i tuoi compagni è stato difficile adattarsi ai nuovi concetti?
"Alla fine non è questione di imparare, ma solo di adattarsi alle nuove posizioni, specialmente quando si difende. Dipende tutto dalla tua abilità, il modo in cui ti muovi in campo. La palla è sempre rotonda e le situazioni sono le stesse di quando giochi con il tuo club. Non dobbiamo mica fare le capriole in campo".
Quanto è importante la continuità in una squadra? Quanto è importante trovare la giusta coesione tra i giocatori?
"Importante è trovare una sorta di nucleo solido in una nazionale, un gruppo di quattro, cinque, sei giocaotri che sono stati insieme per diversi anni. Questi giocatori, che hanno passato diverse esperienze e anche affrontato un Mondiale, possono aiutare i nuovi e giovani giocatori che si inseriscono. Balotelli, Verratti e Darmian sono alcuni dei nuovi giocatori, ma ce ne sono molti altri, come Insigne, Immobile ecc. Questi giocatori sono facili da inserire perché c'è già una struttura forte, un gruppo solido che li può aiutare a fare passi avanti più facilmente".