Daniele De Rossi: "Non serve dire quanto ci tenga a giocare. Sarà una partita molto importante"

27.06.2012 19:07 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
Daniele De Rossi: "Non serve dire quanto ci tenga a giocare. Sarà una partita molto importante"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alle 19.15 è andata in scena la conferenza stampa del tecnico dell'Italia Cesare Prandelli e di Daniele De Rossi. Proprio il centrocampista della Roma è uno dei grossi dubbi che accompagnano gli azzurri, a causa dell'infortunio che l'ha costretto al cambio durante la gara contro l'Inghilterra.

L'attenzione su Pirlo potrebbe portarti benefici? Avete piani particolari per qualcuno dei loro giocatori?
"E' normale che gli avversari abbiano un occhio di riguardo quando trovano di fronte giocatori come Andrea. Ne posso beneficiare se non riescono a disinnescarlo. L'Italia è anche altri giocatori".

La Germania sfrutterà la loro migliore condizione fisica. Si può evitare con il palleggio?
"E' la nostra migliore arma. Se pressano alto, l'unica cosa da fare è palleggiare per non farsi schiacciare".

Ti dovranno legare per non giocare questa partita? Analogie con il 2006?
"Queste partite nessuno le vuole saltare, soprattutto se valgono una finale. Non serve dire quanto ci tenga a giocare. Spero di stare bene, mi dispiacerebbe saltarla. Nel 2006 era un'altra partita, un'altra generazione. Fu una serata epica. L'Italia non parte battuta. Io non rinuncio mai a giocare, vale anche per Roma-Triestina di Coppa Italia, sono fiducioso e spero di recuperare".

Senti tua questa Nazionale?
"Non lo so. Mi sento a mio agio, io valuto sempre il divertimento che si prova a giocare, l'ho ripetuto diverse volte in questo anno anche con la Roma. Sicuramente i risultati che stanno arrivando aiutano il divertimento. Giocare in una squadra così organizzata è un privilegio".

Qual è il trend tipico del calcio italiano? Perdere con i più deboli e vincere con i più forti?
"La differenza che ci può essere nell'approccio con squadre meno blasonate e quando invece giochiamo una semifinale è grave, perché dovremmo giocare sempre con la stessa intensità ma sicuramente domani non sottovaluteremo il nostro avversario, come facemmo magari con Nuova Zelanda o Slovacchia".

Balotelli, qual è il suo atteggiamento?
"Lo trattiamo come uno della squadra, né più, né meno. E' un ragazzo come tutti gli altri".

Ci sono però state incomprensioni in campo con Balotelli?
"Ci possono essere discussioni con un tono un po' più alto, ma anche con altri compagni è successo. Nell'intervallo abbiamo parlato e chiarito tutto".

Sentirai un pizzico di rivalità cittadina con Klose?
"Non sarà un derby particolare vista la presenza di Klose. Sarà una partita molto importante, specie perché l'anno prossimo non giocherò coppe europee".

Come affrontare una squadra molto fisica come la Germania?
"Non possiamo cambiare quello che abbiamo provato in questi due anni. Non avremo predominio nel possesso palla perché affronteremo un avversario a mio avviso più forte ma non possiamo cambiare il nostro modo di giocare".