Zarineh: "Alla Lega Pro ho preferito il cinema"

Vocegiallorossa.it

Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com Keivan Zarineh, ex promessa del calcio con esperienza nelle giovanili di Juventus e Roma, parla della sua carriera, chiusa un anno e mezzo fa e lancia un monito ai suoi ex colleghi: "Ho smesso di giocare per vari motivi. Dopo 2 operazioni alle caviglie, mi sono ritrovato a vivacchiare in Lega Pro e ho capito che non mi conveniva più. Perché finché non devi chiedere niente di speciale alla vita è un campionato che può andare bene, ma quando inizi ad aver bisogno di cose concrete capisci che devi iniziare a guardarti intorno".

Un campionato che si sta impoverendo sia tecnicamente che economicamente.
"L'aspetto economico lo conoscono tutti. Stipendi che tardano ad arrivare o non arrivano proprio. A volte promettevano premi quando non pagavano nemmeno gli stipendi. A livello tecnico ormai questa Lega Pro è crollata. La regola dei giovani è incredibile, toglie spazio a gente di una certa età che a un certo punto della carriera si ritrova disoccupata e per cosa? In campo poi vedi 18enni che credono di essere in campo per meriti quando in realtà sono titolari soltanto perché c'è una regola che li impone. Quando poi usciranno dallo status di "giovani" si ritrovano senza squadra e vengono bruciati. Un sistema da cambiare".

Hai avuto la possibilità di andare all'estero?
"Sì. Dal mio paese d'origine, l'Iran. Per una serie di circostanze alla fine non sono andato e col senno di poi mi dispiace, perché ritornando indietro accetterei l'offerta, che mi avrebbe anche permesso di star bene economicamente e di provare l'esperienza di un campionato diverso".

Di cosa ti occupi adesso?
"Una volta deciso di appendere le scarpe al chiodo ho cambiato totalmente settore: mi occupo di distribuzione cinematografica, entertainment, avendo come clientela il mercato medio orientale. Come dicevo: finché hai 20-22 anni la Lega Pro va bene, alla lunga rischi di non arrivare a fine mese".