Vierchowod: "Totti e Osvaldo decideranno il match, ma occhio ad Aquilani. I portieri della Roma non mi entusiasmano molto"
Pietro Vierchowod, ex giocatore della Roma scudettata di Liedholm, ha parlato dell'anticipo serale della prossima giornata di Serie A tra la squadra capitolina e la Fiorentina:
Sulla Roma?
“Se la Roma, come successo domenica, migliora nella fase difensiva può essere una forte concorrente per lo scudetto. Soprattutto con Zeman può essere una mina vagante per tutti”.
Sulla Fiorentina?
“Nessuno si aspettava una Fiorentina così ad inizio anno. E’ una squadra compatta, che subisce poco, che gioca in contropiede e ha due playmaker. Darà del filo da torcere a tutti”.
Su Roma-Fiorentina?
“Sarà una grande partita. Sono due squadre che giocano e vedremo un grandissimo spettacolo con tanti gol”.
Gli uomini match?
“Per la Roma, Totti e Osvaldo. Per la Fiorentina, Aquilani potrà aver voglia di riscattarsi contro i giallorossi”.
Su Totti?
“Quando avevo 40-41 anni, rispetto agli altri ragazzi che si allenavano due ore, io dovevo stare in campo 30 minuti di più per rimanere al passo degli altri. Totti deve fare la stessa cosa: lavorare un po' di più per rimanere fisicamente al pari degli altri”, ha dichiarato a La città nel pallone, trasmissione in onda su Radio Ies.
Roma più cinica?
“Se nelle ultime tre partite ha subito pochissimo, vuol dire che nella fase difensiva sono più attenti. Se Zeman riuscisse a sistemare la fase difensiva, la squadra potrebbe fare sfracelli”.
Su Marquinhos?
“L’ho visto una volta e non mi aveva entusiasmato. La fase di crescita di un difensore dipende anche dalla squadra. La Juventus non ha grandi difensori, ma da qualche anno è la squadra che prende meno gol. Il segreto è la protezione del centrocampo”.
Su De Rossi?
“Io lo farei giocare da mediano davanti alla difesa. A me è sempre piaciuto così, perché è una protezione davanti alla difesa dove recupera tanti palloni”.
Su Tachtsidis?
“Non mi piace molto. E’ un po' lento, ma è un giocatore che deve essere ancora scoperto”.
Come si marca Totti?
“E’ sempre un piacere marcare i grandi giocatori. Non bisogna mai avere paura di affrontarli: io personalmente ero veloce e lo avrei anticipato. Bisogna stargli vicino per non farlo girare senza fare grandi falli”.
Sui portieri giallorossi?
“Non mi entusiasmano molto, ma non è facile trovare dei portieri. Anche il Milan ha messo in discussione Abbiati”.
Sul campionato?
“C’era più qualità prima. In tutte le squadre c’erano dei grandi giocatori, ora invece c’è poca qualità e si basa tutto sulla velocità e sullo scontro fisico”.