Spalletti: "Il rigore è netto, Dzeko non è un simulatore. Ci servono altri Totti" VIDEO!

11.09.2016 23:49 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Il rigore è netto, Dzeko non è un simulatore. Ci servono altri Totti" VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Spalletti a Premium Sport

"Rigore? Voglio sentire il loro intervento, chi dice che non è rigore è di parte contrario, Dzeko subisce una botta forte che gli allarga la gamba, l'adduttore di 20 centrimenti, è rigore netto! Avete commentato alcuni rigore dove avete parlato solo di contatto, gli scianca la gamba, me l'ha detto Dzeko, cambiate inquadratura. Chi dice che non è rigore è di parte contraria. Il rigore c'è, Dzeko non prende un contatto, è un calcio. Il contatto è quando uno si lascia cadere, questo è un calcio, gli ha aperto la gamba di 20 cm. Dzeko poteva forse ripartire da sciancato ma la botta l'ha presa. Dzeko non cade mai, di rigore assurdi ne poteva guadagnare tanti ma lui non cade mai per voler tirare, tipo a Bergamo. Lui non è un simulatore, è uno dei più corretti, c'ha dato contro in 10 situazioni da questo punto di vista, rimane sempre in piedi perché non è un simulatore. Totti? La mia lettura è facile, 25' abbiamo fatto la Roma, poi negli ultimi 20' ci sono montati sopra e siamo calati nella personalità e sono passati in vantaggio in maniera giusta. Nella ripresa, abbiamo giocato bene, 70' noi e 20' per loro, mi dispiace per la squadra blucerchiata e per Sampdoria, ma la Roma ha vinto meritatamente. Di Viviano si parla dopo, io sono cresciuto con Yashin, sembra lui. Alla Sampdoria manca un leader, la mia volontà e attenzione è quella di far nascere chi possa sostituire Totti nel cuore degli sportivi, però se faccio questo è che sono contro di lui si dice (ride, ndr). Io voglio 4-5 Totti, altrimenti non si vincerà niente. Quando ho visto che la squadra era sull'1-1, ho parlato con Totti e gli ho detto di farlo entrare negli ultimi 5' del primo tempo, poi hanno segnato ed è entrato nella ripresa. Che piacere è avere Totti'? Queste giocate che fa le vedo di continuo e vanno messe dentro un ragionamento che per il momento non sono stato in grado di adoperare. Sono stato impossibilitato nel farlo giocare, col Porto siamo stati in inferiorità numerica e diventa difficile farlo giocare. Contro il Cagliari non c'era, lo potevo far giocare con l'Udinese, probabilmente potevo usarlo, però le mie intenzioni sono pulite e chiare. Su Totti potete dire quello che volete".

Spalletti a Sky Sport

“La Roma, visto quello che dice la sua testa, bisogna essere pronti a sterzare di momento in momento. Fa una cosa fatta bene e una fatta male, gioca 70 minuti bellissimi come oggi e 20 orribili. Sotto il profilo della personalità dà molto, ma poi si fa anche montare addosso. C'è da trovare un equilibrio, magari con l'aiuto dello Stadio come nel secondo tempo. O anche con un altro Totti, o altri due o tre, perché per poi passare avanti ai colossi che ci sono nel nostro campionato non basta solo un leader, ce ne vogliono più di uno. È quella la mia intenzione, trovare altri Totti nella squadra, ma senza essere contro di lui. Voglio far crescere altri giocatori perché abbiamo bisogno di personalità. Come si costruisce? Facendo anche delle forzature a volte, di far giocare la squadra e fargli credere che si può giocare anche senza Francesco. Per me giocherà anche il prossimo anno, nonostante alcuni di voi lo vogliono far smettere, e non faccio nomi. Chi sono? Non mi fate parlare, io l'ho già detto, le conferenze stampa sono agli atti. Sono partito dalla prima conferenza dove tutti parlavo di un Totti che quest'anno avrebbe salutato passo passo ogni stadio, per me non è così. Voi dite che ha giocato solo oggi ma prima fino ad ora è sempre stato impossibilitato nel giocare. Se tornassi indietro probabilmente forzerei il suo recupero. Con il Porto ero in inferiorità, quindi bisognava fare un ragionamento diverso, se lo chiedete a lui probabilmente lo sa. A Cagliari non c'era. Oggi, quando la squadra mancava di personalità, gli ho detto che è brutto levare uno a 5 minuti dalla fine del primo tempo, ma entri subito all'inizio del secondo. In primavera, se starà ancora così, gli consiglierò di continuare a giocare ancora, non l'ho mai visto allenarsi così bene come in questo momento. È attaccato ai suoi tifosi e vede che il metro si è accorciato, ora si allena sempre. Andrebbe gestito, ma si allena sempre benissimo. Ho in mente un Totti che entra e risolve le partite però, a seconda delle gare, si può far giocare anche di più. Le mie intenzioni sono sempre state queste da quando sono ritornato. Lui può giocare di più, l'ha fatto vedere lo scorso anno e stasera anche quando è entrato. Però se siamo costretti ad usare Totti per avere sempre personalità, non si va da nessuna parte. Anche se la Roma cambia allenatore, e ne viene uno forte come quelli che già ci sono passati, ma non si trovano giocatori con lo stesso spessore, dentro questo stadio qui diventa difficile andar a far la guerra. Oggi si sono sbagliati dei passaggi che non si possono sbagliare. Nel secondo tempo abbiamo invece fatto giocate che possono tritare chiunque. Ieri in conferenza mi chiedevano di Florenzi, se la Roma è questa del secondo tempo può giocare terzino perché costringe gli avversari a difendersi. Inoltre voglio chiarire che è rigore, perché Dzeko in 5 o 6 situazioni è rimasto in piedi, venendo definito un pollo perché non è cascato. È un giocatore correttissimo. Se guardate l'azione il difensore lo scianca. Se volete torno a commentare altri rigori. Voi non avete detto che è rigore, riguardiamolo bene (passano le immagini, ndr). È una pedata netta sul malleolo, non un contatto. Quando mi bacio con mia moglie è un contatto, rigore non lo so”.

Spalletti a Rai Sport

“Vittoria importante e sofferta. C'è stato un calo di personalità, se si fanno errori e non si riordinano le idee la personalità a un limite. Quando entra Francesco le cose cambiano, concede qualcosa ai compagni. Totti non ha problemi a prendersi responsabilità e fare giocate importanti. La Roma deve assolutamente trovare chi sostituisce Totti nel cuore delle persone, sennò non andiamo da nessuna parte. Se a me me ne date cinque di Totti io sono felicissimo, abbiamo bisogno di calciatori di questo livello e spessore per sopportare il carico di giocare nella Roma Dzeko? È un calciatore di valore, ogni tanto si perde e abbassa la sua rabbia sportiva, deve essere uno che sbrana di più dal punto di vista sportivo. Ha una fisicità importante. Un aggettivo per Totti? È facile, infinito. Ha fatto vedere anche oggi che quando entra mette il suo timbro alle sue giocate. L'ho detto dalla prima intervista, mi si accusa di non averlo mai fatto giocare ma mentre tutti parlano della sua ultima stagione, io penso che se lui continua ad allenarsi cosi e fare quello che ha fatto vedere oggi può continuare Se rifarei la stessa formazione? È sbagliato dal mio punto di vista tornare indietro, bisogna scegliere. I primi 25' minuti oggi la Roma ha fatto la Roma, poi abbiamo avuto possibilità di raddoppiare ma abbiamo perso palloni troppi facili per la classe che abbiamo, c'è stato qualche mugugno e i ragazzi hanno perso di autostima perdendo qualità. Totti entra e ridistribuisce a tutti personalità e carattere, ma se vogliamo confrontarci coi big del campionato dobbiamo trovare altri Totti.

Spalletti in conferenza stampa

“Mi sembra esagerato che tutto il primo tempo sia andato male, nei primi 20' abbiamo fatto bene. Non siamo stati tambureggianti come nel secondo, ma abbiamo sbagliato il raddoppio e risbagliato qualche palla di troppo; facciamo qualche giocata per prendere i meriti personali innamorandoci della palla, ci viene poi il piedino e parte qualche fischio perché è giusto così per il livello di giocatori che abbiamo. Non abbiamo una grandissima personalità, i dati di fatto dicono questo, i calciatori devono farci vedere qualcosa di diverso. Se non si gioca la palla e non si inizia l'azione, come abbiamo fatto invece nel secondo tempo, il livello generale è abbassato. Totti è entrato, lui si prende le responsabilità, fa le cose per volerle cambiare, ridistribuendo a tutti fiducia. Dopo i primi 20' abbiamo concesso qualcosa a loro, che sono organizzati e lo avevano già fatto vedere. Loro volevano giocare dopo il nubifragio, noi abbiamo aspettato. Questo stadio ha il miglior terreno in circolazione, non ho mai visto filtrare così tanta acqua. Il secondo tempo? Si spiega solo con Totti in campo. Lei si fa del male se viene a dire questo, perché lei caldeggia solo la situazione di Totti. La mia presa di posizione è quella dell'anno scorso, Io chiedo altri Totti ma se lei continua a scrivere solo di Totti e dà merito solo a lui, gli altri non crescono. È così, finché non si trova qualcun altro del suo livello non si può competere con la Juventus, che ce ne ha 5 o 6. Il Corriere dello Sport ha scritto che a Roma comanda Totti, ma non mi interessa comandare, io voglio vincere le partite. Voglio vincer le partite! Quello che si scrive di lui bisogna scriverlo anche di altri, io non ce l'ho con Totti. Voi avete scritto che è l'ultimo anno di Totti, per me può continuare. Quest'anno l'ho usato poco, l'anno scorso potevo farlo giocare di più ma criticando l'11 iniziale criticate 15 risultati utili di fila. Guardando la Sampdoria e conoscendo Giampaolo ho cercato di mettere giocatori che andassero dietro la linea difensiva, per 20' ci siamo riusciti, poi quando ci hanno pressato non abbiamo fatto le giocate e mi si può rimproverare, ma io non torno mai indietro, cambio a partita in corso. Perotti ed El Shaarawy non hanno fatto male, ma soprattutto non volevo mettere uno a cui venisse il piedino, per questo ho messo Francesco. Strootman, De Rossi, Nainggolan, devono farci vedere che hanno personalità, per questo dico spingiamo qualcun altro, anche se Totti per me dura altri 5 anni se la squadra lo sorregge a livello fisico. A lui vengono certe giocate, ad altri no”.

Spalletti a Roma TV

“Nei primi 20' minuti la Roma aveva creato la propria partita, andando vicina al raddoppio, poi loro sono una buona squadra, organizzati tatticamente. Noi, nella loro pressione, abbiamo sentito bruciare la palla, con scelte soggettive in cui si cercano giocate complicate invece di quelle semplici. Loro hanno preso in mano la gara, facendoci correre a vuoto. Poi quando è così inizia a venirti l'ansia e sono stati bravi a fare due gol belli e importanti. Sul primo non siamo stati attenti a salire con la difesa e Muriel ha fatto un gran gol; nel secondo c'è stata sempre un'incertezza che dipende dalla personalità e ci è entrato così il timore. Quando entra il timore si sbaglia e gli altri si caricano. Lavoriamo molto sulle palle inattive? Noi si lavora su ogni cosa, puoi stare tranquillo di questo. Sul piano della personalità se c'è Totti è una cosa, se non c'è si subisce. Totti è immenso, a lui non gli viene il piede più corto, quando entra fa le giocate per cambiare le cose, non fa le giocate per dire di averci provato. Dzeko? Ormai conosce benissimo il nostro gioco e le giocate di Totti. Il problema è trovare delle contromisure perché ormai le anticipa talmente bene le giocate, gioca sempre di prima. Deve trovare il giusto tempo della partenza sulla linea difensiva. Lui sta facendo meglio, oggi molto bene, però deve mettere più ferocia fisica. Ha forza, anche tanta intelligenza, è corretto, però ogni tanto anche lui diventa un giocatore diverso da quello che è. Perciò più ferocia fisica in campo, quando ha la palla in area che sembra facile la butta fuori perché non mette sempre la stessa cattiveria. Se mette sempre lo stesso impatto fisico fa anche più gol. Cambio tattico con l'uscita di Nainggolan? No sempre uguale. Nel primo tempo le punte erano El Shaarawy e Salah con Perotti trequartista. Nel secondo tempo ho tenuto Salah più vicino a Dzeko, chiedendogli di non venire quasi mai a rincorrere il terzino, però tutta la squadra è stata più alta. Se con la linea difensiva accorci, hai meno strada da fare. Se tu invece torni fino alla tua area, il terzino avversario ha 60 metri dove può posizionarsi, altrimenti ne ha solo 10. Se la squadra si allunga è tutto più difficile. Cosa intendo con problema di personalità? Parlo di tutto, io vedo in campo passaggi e scelte sbagliate, qualcuno che addirittura non vuole palla. È giusto dire che sbaglio se non insegno bene le cose ai miei giocatori. Voi accusatemi e io gli riporto le critiche. Florenzi per esempio è terzino o punta? Come vi pare a voi, ma se gioca come oggi va fatto giocare terzino perché ha sempre dato superiorità numerica. Ha giocato tutte palle di prima con Salah che sono state una goduria vederle. È arrivato 20 volte sul fondo, a Cagliari non è mai partito, abbiamo subito. Allora in quel caso serve Rüdiger. Io non ce l'ho la soluzione a tutte le cose, però guardo e vedo che dobbiamo alzare l'asticella del valore e dell'autostima. Possono dire che li vogliono in tanti club, ma se i giocatori non lo fanno vedere durante le partite... Poi a Roma c'è il carico di essere la Roma, ci sono quelli che vivono per vederci spaccare, bisogna sopportarlo. Anzi, bisogna ringraziare di avere questo carico, perché vuol dire che abbiamo valore. Bisogna non aver paura, o meglio, controllarla, perché la paura viene anche se non te l'aspetti. Riprendere in mano la situazione sempre perché altrimenti diventa difficile ottenere grandi traguardi. Come si fanno crescere altri Totti? Non lo so però intanto iniziamo ad apprezzare anche altri calciatori, a dargli forza. A dirgli che possono fare quanto fa Totti perché anche lui stesso vorrebbe riuscire a dare le sue qualità ad altri calciatori. Una trasfusione di qualità e personalità, perché anche Totti è conscio del fatto che non si va da nessuna parte se non crescono altri giocatori. Non devono esserci cali di tensione, possono esserci grandi giocate degli avversari, ma non andare sotto come abbiamo fatto noi per 20 minuti. In quel caso si abbassa la qualità della squadra e del calciatore, il suo valore anche morale. Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Non c'è altra strada”.