Spalletti: "Bella vittoria che mette un po' di cose a posto"
Spalletti a Mediaset Premium
"È una bella vittoria che mette un po' di cose a posto, c'erano troppi discorsi che ci accompagnavano. La squadra andava a fasi alterne e questa vittoria ci permette di lavorare con serenità e fare analisi più dettagliate. Personalità? Si vede che ci sono dei momenti in cui non siamo quelli che fanno quelli che debbono fare i professionisti della Roma, dobbiamo sempre provare a giocare la palla, siamo lì, la giochiamo lunga, gli altri ci fanno correre e ci fanno fare fatica. Abbraccio a Manolas? Con lui si discute spesso perché ha delle potenzialità incredibili, ha uno strapotere fisico straordinario, poi nel primo tempo ci sono state degli inizio-azione che non le ha fatte come nella ripresa, lui sterza, supera l'avversario e crea superiorità in mezzo al campo, deve essere bravo a raggiungere il rendimento che gli compete. Dzeko? Luca (si rivolge a Toni, ndr), noi abbiamo bisogno di un giocatore così, ci dà soluzioni diverse, ci permette di trovare la soluzione perché con lui ce l'abbiamo. Ha anche la qualità di saper giocare tecnicamente, è velocissimo ma a volte non ha il tuo carattere: ci può dare una mano? (ride). Dzeko è un ragazzo sensibile e ha bisogno di sostegno, oggi è uscito dal campo con il pubblico che lo sosteneva e sicuramente avrà più forza nelle prossime partite, poi siamo contenti per aver battuto una grandissima squadra. Corsa sulla Juventus? La facciamo su noi stessi, voi la dite a tutti questa cosa, noi non vogliamo vincere il campionato, vogliamo vincerle tutte, poi se bastano per vincere il campionato... Salah? È un grandissimo calciatore che ha questi strappi da calcio inglese, ha questi 60 metri che ti fulmina ma ogni tanto sbaglia, ha poca fase difensiva, quando mette su 2-3 errori in fase di conclusione diventa difficile per la squadra, perché c'è da sopperire alla mancanza di uno che gioca e poi l'Inter queste cose te le fa pagare. Florenzi? Prestazione importante, poi con le spizzate di Dzeko possiamo infilare la linea difensiva e se un giocatore ci crede fa bene. Florenzi dove lo metti dà sempre la sufficienza, è bravo sia in fase difensiva che in offensiva, è molto affidabile. Dzeko? Lo sa quello che penso di lui, da lui mi aspetto più ferocia fisica, gli viene tutto da solo perché è un grandissimo giocatore, ma ogni tanto è molle".
Spalletti a Sky Sport
“La vittoria ha importanza rispetto al valore dell'avversario. L'Inter è una grande squadra anche se entrambe le squadre hanno concesso tanto. Aver reagito dopo aver preso il pareggio è stato importante. Noi abbiamo avuto le occasioni da gol per andare sul 2-0. Dzeko? Grandissima partita, ci ha dato una mano nel primo tempo dove non riuscivamo a entrare in area. Ogni volta che abbiamo alzato la palla lui ha spizzato creando occasioni. Lui è un grande calciatore, anche quando colpisce male la palla è comunque molto tecnico. È veloce. Il problema è che va molle sulle azioni, ormai glielo dico anche in televisione. Datemi una mano a dirglielo. Florenzi? Quel giocatore sulla trequarti ti permette di dare sostanza a centrocampo e andare a fare l'uno-due con i terzini. Di conseguenza il terzino che sale spinge dentro il campo l'esterno e il trequartista ha più soluzioni. Loro l'hanno fatto bene con Candreva nel primo tempo, è quello che cerchiamo di fare anche noi. Il trequartista che rientra ti da più equilibrio, anche se non ci è riuscito molto oggi viste le loro occasioni. Problema difensivo? Io ho tre potenziali titolari fuori come Rüdiger, Vermaelen e Mario Rui. Sono alternative importanti però dobbiamo fare meglio in difesa. Una squadra che ha quadratura non deve permettere tutte queste palle”.
Spalletti in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Soddisfazione per la vittoria? Criticarla mi sembra eccessivo, prevalgono i tre punti. Sono stati fatti in un momento non felicissimo e contro una grandissima squadra. Nainggolan in panchina? Aveva un affaticamento a un flessore, poteva essere rischioso farlo giocare un pezzo importante di partita. Poi la Roma ha tanti altri calciatori forti, si può anche scegliere, fa parte del ruolo dell’allenatore. È chiaro che fare a meno di calciatori con questa qualità come lui di avere forza, corsa, disponibilità a lottare diventa difficile. Gli è capitato negli ultimi due allenamenti, però abbiamo altri calciatori forti ugualmente. Roma poco cinica nel primo tempo? Si dice spesso, purtroppo. Penso di dover riporre questa possibilità, sul fatto del creare opportunità importanti per fare gol ce ne vogliono sempre 3-4. È una cosa di cui bisogna parlare, bisogna lavorarci dentro e bisogna fare uno sforzo di testa, che un metro prima è presto e uno dopo è tardi. Quando capita un’occasione va sfruttata, non ripassa più. Menomale che abbiamo avuto quella reazione, la squadra è tornata a metà campo, sembrava dovesse liberarsi del timore di prendere gol, ha fatto un gol fortunoso ma ci sono state altre situazioni importanti. Noi dopo che hanno colpito quel palo ci siamo intimoriti a giocare la palla, abbiamo alzato di più, soluzione possibile con un Džeko così, che ha dato seguito per la velocità di Salah e Perotti. Poi ci è mancato il fraseggio corto e l’entrare nella metà campo palla al piede. CI servono entrambe le cose. Mi è piaciuto Džeko, mi è piaciuto Jesus su Candreva al quale non ha concesso molto, uno dei numeri fondamentali è andare addosso a chi mette palla dall’esterno senza fermarsi a 5 metri. Se vedete l’azione di un colpo di testa è la marcatura, ma se chi attacca chi fa il cross gli va a un metro, a 5 metri si ferma, si gira e si mette di fianco non è colpa dell’attaccante. Quanti terzini o esterni creano questo togliere tempo e spazio per mettere palla giusta dentro? Noi si prende troppi cross. Bisogna fare una prevenzione migliore e qualche volta di più la prendono i centrali. Questo non solo sui terzini, anche quando la palla respinta viene dentro e la controlla un mediano degli altri. Bisogna attaccare bene palla, vedere quanti cross respingo. Ogni volta che si prende gol, l’insufficienza va sempre al centrale, non è così. È chiaro che la linea difensiva secondo me ha fatto abbastanza bene, non siamo stati cortissimi e poi qualche cosa si sbaglia in fase difensiva, Peres e Jesus hanno fatto una buona partita, Manōlas e Fazio anche. Džeko: voto 10!”.
Spalletti a Roma TV
"Roma e Inter hanno fatto vedere di voler vincere le partite, di voler attaccare, di far gioco offensivo. Loro ci sono riusciti meglio di noi, perchè noi non siamo stati bravi come in alcuni momenti. Abbiamo iniziato cercando di fare quello che era il disegno, poi quando abbiamo preso la traversa ci siamo impauriti e abbiamo alzato spesso giocando troppo su Edin. Dzeko oggi ha tagliato sul primo palo, Peres gli ha lavorato la palla nella maniera giusta. Dzeko non è agevolato dai nostri esterni che fanno molte finte prima di crossare. E oggi hanno fatto tutto con i tempo giusti. È stato forte nel pressing, a tenere botta, questo è un Dzeko che ci dà un enorme sbocco. Prendere gol ci ha liberato, ci ha sbloccato. Abbiamo fatto quello che dobbiamo fare sempre e il premio l'abbiamo preso su una palla inattiva, dove siamo stato fortunati ma la volontà era quella. Mi è piaciuto il lavoro di Juan Jesus su Candreva, non gli ha permesso tanto. Ma anche Bruno Peres che ha attaccato sempre Perisic, sfondando sulla destra o Salah. Non mi è piaciuta la fase di palleggio dove dobbiamo fare di più. Vuoi recuperare energie? Devi tenere palla, sennò ci tocca correre. Però in fase difensiva non abbiamo concesso nulla ad un grande calciatore come Icardi. Servirà da fiducia per le prossime partite".