Sabatini: "Pjanic partirà solo con la clausola. Totti? Questione in dirittura d'arrivo. Nainggolan resta perché vuole restare". FOTO! VIDEO!
Durante la cerimonia dell’evento USSI, Walter Sabatini è stato intercettato dai microfoni di Rete Sport: “Il padre di Gerson? Ho sbagliato la dichiarazione: è un acrobata perché è stato sotto pressione negli ultimi tempi quindi la definizione giusta non è quella di saltimbanco ma di acrobata. Gerson giocherà nella Roma e Spalletti vedrà cosa si potrà trarre dal ragazzo. Pjanic? La situazione è di totale immobilità. È una trattativa che non vogliamo fare. Partirà solo pagando la clausola. Siamo testimoni passivi. Non ho parlato con il giocatore per un passaggio possibile alla Juventus. Se qualcuno lo vuole deve pagare la clausola. Noi non vogliamo fare niente. Ho letto di presunti conguagli tecnici per arrivare a Pjanic ma confermo che non c’è nulla di vero. In ogni caso la Roma provvederà a sistemare la questione. Mantenere la rosa o rinforzarla? Noi consideriamo il mantenimento della rosa come un rinforzo, poi nel calcio non si sa mai ed infatti potremmo valutare con il mister il cambiamento di alcuni giocatori ma l’obiettivo è mantenere la squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni nel girone di ritorno ma anche qualche rimpianto. Dzeko? È fortissimo ma ha avuto una annata non felicissima. Servirà un confronto forte e definitivo con lui e con l’allenatore. Se non ci saranno i presupposti prenderemo delle decisioni comuni ma rimarrà sempre un patrimonio da ricollocare. Come si migliora la Roma nei confronti della Juve? Integrando la rosa con qualche altra caratteristica e mantenendola. Loro sono avanti e hanno l’euforia dei risultati ottenuti. Sono avanti anche in Europa. Noi li ammiriamo ma li vogliamo catturare e dobbiamo attivare tutte le nostre qualità. Il mio orizzonte? È quello di questa mattina. Quello che interessa alla gente è che la Roma lavori seriamente e su quello ci sono e ci sarò vicino al mister. Rüdiger? Verrà riscattato e vedremo quello che ci dirà il mercato. La struttura di questa stagione la vogliamo mantenere. Se ci saranno offerte importanti per lui le ascolteremo. È forte ma non insostituibile”.
Altre dichiarazioni, su Totti: "La questione è in dirittura d'arrivo, non ci sono problemi economici, qualche aggiustamento sulle vicende a venire. Non è questione di minuti, ma si risolverà in un paio di giorni, quando torneremo da Abu Dhabi".
"Questo premio mi sorprende, devo dire, quando scorro i giornali la mattina non ho la sensazione di essere oggetto di approvazione. Sono orgoglioso, ringrazio tutti. Io e l'allenatore siamo al lavoro per fare la squadra, quello che interessa è il lavoro che faremo per puntellare questa squadra. Il resto è insignificante e noioso, quello che la gente vuole sapere è se siamo pronti a fare quello che dobbiamo fare, saremo pronti. Pjanic? È un giocatore rassicurante, non ci induce in tentazione. Ha una clausola che va onorata, qualora ci fosse qualche squadra potrebbe avvalersene, ma non c'è una trattativa per Pjanic, siamo immobili. Le parole di Nainggolan? È talmente espansivo che gli perdonerebbe anche un omicidio. Resta perché vuole restare, siamo felici. El Shaarawy? Faremo qualche manovra, troveremo i soldi. Ha fatto bene, si è calato in questa realtà con volontà di riscatto, a Spalletti ho detto che non avremmo preso l'ultimo El Shaarawy, ma quello di due anni fa. Il gatto maculato? Sono mie formule in ufficio, quando sono in difficoltà le trovo. I miei ragazzi sanno a cosa alludo. Totti? Ci sono aggiustamenti da fare, il contratto di Francesco riguarda anche la sua seconda vita, ma non ci sono problemi. Vogliamo che la squadra riparta, sarà tutto fatto in pochissimo tempo. Diawara? Quello che interessa alla Roma è non tanto chi arrivrà quanto chi non dovrà partire, vogliamo tenere questa squadra e fare alcune integrazioni, dando la possibilità all'allenatore di cambiare moduli e avere alternative. Rimpianti? Il rimpianto lo metto da parte, devo essere lucido e capire che le 19 partite del girone di ritorno sono una importante premessa per ricominciare con un obiettivo preciso. Garcia sempre difeso? Ci mancherebbe, ha fatto 155 punti, al massimo del suo splendore non ha preso in considerazione un'offerta di una potente società di calcio europea, ha deciso di rimanere alla Roma, l'ho considerato un atto di professionalità e di fedeltà. Garcia al Milan? Probabilmente sarebbe funzionale l'ambiente alle sue caratteristiche acquisite. Spalletti? Con Spalletti c'è solidarietà tra uomini danneggiati dalla vita, c'è stima. Ha altro a cui pensare". Queste alcune delle dichiarazioni del DS durante il suo intervento nel corso della premiazione.