Ranieri: "Vorrei Conte dopo di me, lo andrei a prendere all'aeroporto. Pastore ha una qualità che non finisce mai. Testa bassa e pedalare, non dobbiamo avere rimpianti alla fine". FOTO! VIDEO!
Ranieri a Sky Sport
“Pastore? Già dall’altra settimana mi aveva fatto pensare di metterlo in campo, ha fatto cose notevoli in allenamento. Migliore partita dal mio ritorno? Sicuramente, abbiamo fatto due gol subito e i ragazzi si sono rasserenati, abbiamo una qualità importante, giochiamo uno per l’altro e non siamo stati egoisti, lo abbiamo fatto per 90 minuti. A Milano contro l'Inter abbiamo lasciato troppi cross all'Inter, dopo un po' il gol lo hanno fatto. Pavoletti ha segnato molto di testa ed era importante farli crossare il meno possibile e ci siamo riusciti. Tabella Champions? Non guardo le altre domani, è festa e mi godo la famiglia. All'inizio sono andati via giocatori importanti e chi è rimasto non poteva essere contento. C'è stato disappunto interiore da parte dei giocatori, i nuovi arrivati non sono stati aiutati dai vecchi perché ancora si pensava all'anno precedente, con Strootman che voleva restare a Roma... In uno spogliatoio queste cose pesano. Pastore non lo devo scoprire, ha una qualità che non finisce mai, fa delle cose che pochi al mondo fanno, basta che difende come dico io. Conte dopo di me? Lo vorrei, ma io sono l'ultimo a sapere le cose (ride, ndr). Se viene Antonio sono superfelice".
Ranieri a Roma Tv
“I gol nei primi minuti hanno tranquillizzato i ragazzi, hanno giocato da squadra. È più importante il noi che l’io, lo dico sempre, raggiungere questa Champions League sarebbe veramente importante per tutti. Avevo chiesto ai ragazzi di partire forte, fortissimo, l’hanno fatto e hanno cercato di fare altri gol, ma per me l’importante sul 2-0 era non subire gol. Aggiustamenti tattici? Io chiedo alla squadra di essere sempre compatta, se ci sono gli attaccanti che pressano alti dobbiamo salire ed accompagnarli, ma non si può pressare alti per 90’. I ragazzi incominciano a capirlo, credo che si stiano anche divertendo, così come il pubblico. Il trequartista? Pastore, Pellegrini e Zaniolo sono tre giocatori completamente differenti, quindi l’interpretazione del ruolo cambia. Con Pastore hai più fantasia, con pellegrini hai un qualcosa in più a centrocampo, è molto rapido nello smistare il gioco, Zaniolo invece fa più fatica tra le linee, secondo me è una mezzala a tutto campo, che con i suoi strappi travolge l’avversario. Ora non stando al 100% questi strappi sono meno continui, ma mi aspetto tanto da lui, è un buon giovane. La Roma è guarita o testa bassa e pedalare? Testa bassa e pedalare, sempre. Ora c’è uno strappo finale, chi più ne ha deve spingere fino in fondo, al massimo. Non dobbiamo avere rimpianti, dobbiamo dare tutti e sapere di aver dato tutto, poi accetteremo il responso del campo”.
Ranieri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico, Gabriele Chiocchio)
“Contento se arriva Conte? Non guardo a me stesso, ma al bene della Roma. Se si parla di Conte, tanto di cappello. Lo vado a prendere all’aeroporto. Pretattica con Pastore? Non dico mai la verità. Sapete sempre tutto. Non è che faccia pretattica, mi fate una domanda e rispondo. Non aveva i 90 minuti, erano due settimane che lo vedevo allenarsi bene, gli riusciva tutto. È sembrato doveroso metterlo, gli ho detto che le cose che fa lui le fanno pochi al mondo, e che è un giocatore sublime. Quando ha la palla deve giocare come vuole lui, quando non ce l’ha come voglio io. Ci potrà dare una grossa mano. Lavoro su Kluivert? Non c’è un lavoro specifico, sono qualità che questi ragazzi hanno. Gli ho chiesto se all’Ajax portasse le borse o giocasse, piano piano sta entrando nelle caratteristiche italiane. È un giocatore sul quale conto, sono in pochi ad avere quella velocità, a volte crossa e compagni non ci sono ancora. Avevamo preso in seria considerazione il terzino sinistro, li abbiamo chiusi sui due lati, giocando col rombo il Cagliari sfruttava molto i terzini. All’Inter avevamo lasciato tanti cross, Pavoletti sarebbe stato pericoloso. Kluivert e Stephan hanno fatto bene il doppio lavoro. Perché Ćorić ha trovato così poco spazio? Lo vedremo di più? È un ragazzo valido, ma non è facile uscire di casa e venire nel campionato italiano. Tecnicamente è sopraffino, l’ho premiato per come si sta allenando durante la settimana. È triste perché ha sbagliato l’unico pallone toccato. Abbiamo molti centrocampisti, quando c’è la possibilità di farlo ambientare lo farò. Il gioco? Non mi interessano i luoghi comuni, i critici è giusto che facciano il loro dovere. Se sono più di 30 anni che sto in panchina vuol dire che sono moderno anch’io, nonostante i capelli e l’età. Arrivare prima? Se non mi avessero esonerato al Fulham non sarei qui. Anche la prima volta ho preso la squadra a 0 punti e abbiamo mancato lo scudetto per pochissimo. Sto cercando di fare del mio meglio. Sono contento della standing ovation per Pastore, i sudamericani sono molto sensibili, quando sentono il calore del pubblico danno di più. Spero che possa darmi quello che mi ha dato oggi. Mirante e Fazio? Antonio è un bravissimo portiere, ma, credetemi, anche Olsen è un gran bel portiere. Evidentemente ha sentito troppo la pressione, è stato un po sfortunato e ho cambiato, non per suoi demeriti. Lo seguivo, sapevo non fosse Alisson ma è un buon portiere. Roma non sempre accoglie tutti, sta a lui reagire. Il ruolo del portiere è difficile da comprendere, i giocatori di movimento possono sbagliare e alla prima cosa azzeccata vengono apprezzati, per il portiere è difficile. Per quanto riguarda Federico, quadrando la difesa, un giocatore bravo di testa e intelligente nelle letture come lui è logico che si ritrovi subito”.