Pruzzo: "Totti è un grandissimo campione, il record è cosa normale. De Rossi? Potrebbe guadagnare molto di più, nulla di strano nella sua vicenda"
L'ex bomber giallorosso Roberto Pruzzo, oltre 100 reti con la maglia della Roma tra il il 1978 e il 1988, ha rilasciato un'intervista al portale ilsussidiario.net, nella quale parla del match di stasera contro la Juventus e dell'evoluzione della squadra allenata da Luis Enrique. Pruzzo esprime il proprio parere anche sul caso De Rossi e sul record di Francesco Totti:
Pruzzo, come vede questa partita tra Juventus-Roma?
"Sarà un bel test per entrambe le squadre, e in particolare per la Roma, dal momento che gioca in casa della prima in classifica. Credo di poter dire che il rodaggio è finito, i risultati della Roma non sono più in altalena e stasera sarà un esame di maturità".
La Roma sembra essere sbocciata quasi all'improvviso dopo Firenze. Secondo lei perché?
"Sì, può avere dato questa impressione, ma in realtà la situazione attuale è frutto di un'evoluzione costante, che anzi io pensavo avrebbe richiesto meno tempo: visto il materiale a disposizione, ce la si poteva fare anche in meno tempo".
Chi l'ha impressionata in particolare?
"In realtà nessuno, nel senso che tutti i nuovi acquisti sono giocatori importanti, che avevano già messo in mostra le loro qualità. Naturalmente era importante che le confermassero anche in Italia, ma nessuno mi ha stupito in particolare".
Uno che ormai non stupisce più è Totti. Cosa pensa del suo nuovo record?
"Non mi stupisce nemmeno quello: dal momento che un grande campione come lui ha deciso di trascorrere tutta la carriera con la stessa maglia, è normale che prima o poi arrivasse a battere questo record. E' un grandissimo campione, e caso mai a molti sembrava strano che su azione non avesse ancora segnato in questo campionato".
Anche l'altro “romano e romanista” è sulla bocca di tutti: che idea si è fatto della vicenda di De Rossi?
"Diciamolo francamente: i soldi sono importanti nella carriera di un giocatore, e Daniele avrebbe la possibilità di andare a guadagnare molto di più, in una squadra che per giunta gli darebbe molte più possibilità di vincere grandi trofei anche con il club. Insomma, non ci trovo niente di strano".
Tornando alla partita, che giudizio dà della stagione della Juventus?
"Basterebbe dire che è l'unica imbattuta nei principali campionati europei. Conte sta facendo un grande lavoro, in particolare valorizzando giocatori che non sembravano così forti, come Pepe oppure Lichtsteiner. A fine stagione il Milan potrebbe avere grandi rimpianti per aver lasciato partire Pirlo, che è il perno del gioco bianconero".
Quindi come vede la volata scudetto?
"Il Milan resta superiore, sia chiaro, ma ci sono tante variabili che potrebbero determinare l'esito di questo campionato, e la Juventus ce la potrebbe anche fare".
Intanto è impegnata contro la Roma, che è una sfida sempre affascinante. In Coppa Italia è anche la sfida tra le due squadre più vincenti...
"Juventus-Roma è sempre una sfida importante, anche in Coppa Italia, anche se non credo che il record possa dare motivazioni aggiuntive. Comunque spero che in pochi anni questa possa tornare ad essere la partita più importante dell'anno, come era ai miei tempi".
Quali sono i suoi ricordi più cari di questa sfida?
"Mi ricordo un gol in rovesciata, e poi naturalmente la doppietta nell'anno dello scudetto. Indimenticabile".