Perrotta: "Spalletti mi impedì di lasciare la Roma e cambiò tutto"

Perrotta: "Spalletti mi impedì di lasciare la Roma e cambiò tutto"Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari
Oggi alle 10:42Interviste
di Redazione VGR

Passato, presente e futuro. Simone Perrotta racconta la sua carriera a Il Fatto Quotidiano. Una lunga intervista che attraversa tutte le tappe dell'ex centrocampista, tra club e Nazionale. Compresa, ovviamente, la Roma. Questo un estratto delle sue parole: 

Un esempio di allenatore intelligente?
«Dopo una festa di carnevale, durata fino a notte tarda, arriviamo al campo in condizioni pessime. Ranieri ci vede, capisce, alleggerisce il programma e ci manda via».

Quali sono stati i suoi momenti più difficili?
«Il primo anno alla Roma: ogni volta che prendevo la palla, erano fischi; se c'era una contestazione, quando uscivo da Trigoria la mia macchina ballava».

Ha avuto paura?
«No, ma all'inizio del secondo anno, in ritiro, c'erano i tifosi che urlavano "te ne devi anda". Raggiungo Spalletti per chiedere di essere ceduto. "Mettiti l'anima in pace, no". In quella fase Spalletti era in crisi, la società gli aveva dato dieci giorni. Arriviamo a Genova, contro la Sampdoria, e mi cambia posizione. Andò benissimo».

Totti era ingombrante?
«Cosa? Francesco era un punto di riferimento, poi in tutte le occasioni extra-campo lo mandavamo avanti: "Tanto vogliono solo te". E noi ci davamo di lato».