Perrotta: "Non essere andato ai mondiali mi dispiace molto"
Simone Perrotta ha parlato di Roma a 360 ° ai microfoni di Sky. Il centrocampista ex Chievo ha raccontato di essere rimasto molto dispiaciuto dalla mancata convocazione in Nazionale. Tra le altre cose, Perrotta ha poi parlato di Adriano e del deferimento di Totti.
Due partite a zero punti quelle di inizio campionato dello scorso anno che hanno condizionato il campionato.
"Se analizziamo quelle due partite la squadra non si era comportata male in fin dei conti, sia con il Genoa che con la Juve. Con la Juve avevamo avuto delle belle occasioni, ad esempio il palo di Totti. Da quando è arrivato Ranieri però, c'è stato un cambio della squadra".
Iniziare con Ranieiri è un vantaggio rispetto a Juve, Milan ed Inter che hanno cambiato allenatore?
"Il campo lo dirà, sicuro abbiamo metabolizzato i mezzi di lavoro del mister è tanto che ci lavoriamo insieme ma la differenza la fanno i giocatori."
Cosa è mancato alla Roma lo scorso anno per vincere lo scudetto?
"Quando insegui per tanti mesi incappi in una partita negativa, lì avevamo fatto un buon primo tempo poi la Samp alla prima mezza occasione ha fatto gol. Ci pensiamo ancora molto e ce la portiamo dentro con dolore quella partita".
Cosa non deve mancare alla Roma di quest'anno?
"Quello che non è mancato in questi ultimi anni, la voglia di fare. Questo non vuol dire vincere tutte le partite ma metteremo il 100%".
Tu che conosci Totti perchè a lui non lo riescono a capire in Italia?
"Non è che non si capisce, è che quando si parla di lui si ha un'altra risonanza, ci sono tanti personaggi che se non parlano di lui nessuno li conoscerebbe."
Chiudere a Roma la carriera?
"Lo spero, sono partito così rinnovando di un anno, però vorrei finire la carriera qui."
Si chiede un miracolo a Del Neri come giudichi il suo arrivo?
"C'è una grande differenza tra il Chievo e la Juve, sia tra gli uomini che nell'ambiente. Lui è un grande allenatore che ha dalla sua parte la società. Dovrà fare delle scelte e se ha le spalle coperte dalla società farà il massimo. Ha avuto dei grandi successi e sono convinto che farà bene ma, spero meno di noi"
Adriano sembra essersi ambientato al meglio all'interno del gruppo.
"E' facile inserirsi nel nostro gruppo, cerchiamo di mettere i nuovi arrivati nelle condizioni migliori. Lo vedo voglioso e carico."
Riuscirai a tornare in nazionale con Prandelli?
"Credo che la mia storia nazionale sia chiusa, non chiudo le porte ma credo che ormai sia finita."
Sei dispiaciuto del Mondiale?
"Sapevo che sarebbe andata così, il mister ha fatto delle scelte diverse, il rammarico è di non aver fatto il Mondiale."