Gregori: "La Roma ha fatto bene a blindare Svilar"

Attilio Gregori, ex portiere della Roma fra il 1983 e il 1987, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport, condotta da Massimo D’Adamo.
Ricordi del tuo periodo alla Roma?
“Bellissimi. Il più bello è chiaramente legato alla vittoria della Coppa Italia del 1986. Giocai la fase finale da titolare, perché Tancredi era impegnato con la nazionale ai Mondiali in Messico. Mi diede l'opportunità di mettermi in mostra e brillare”.
Perché non sei rimasto in giallorosso?
“Dopo quella vittoria, pensai di potermi ricavare un mio spazio, ma poi Eriksson fu esonerato e tornò Liedholm che fu sincero con me e mi disse che avrebbe continuato a puntare su Tancredi, consigliandomi di andare a giocare titolare altrove. E così feci”.
Perché il vivaio della Roma non fornisce più portieri alla Prima Squadra come ai tuoi tempi?
“Il segreto della Roma, a quei tempi, aveva un nome e un cognome: Roberto Negrisolo, straordinario preparatore dei portieri, capace di valorizzare giovani come me e, successivamente, anche Angelo Peruzzi, il più grande portiere italiano, secondo me, anche più forte di Buffon”.
Oggi il più forte è Donnarumma? Secondo te, può vincere il Pallone d’Oro?
“Per un po' di tempo, ho avuto dei dubbi, ma ora lo valuto come uno dei migliori portieri al mondo, diciamo che è sul podio”.
Riguardo le polemiche sull’infortunio di Musiala al Mondiale per Club?
“Per me, è innocente, si è trattato di un normale scontro di gioco. Musiala è stato sfortunato”.
Svilar è il portiere più forte del campionato italiano?
“È il portiere più continuo, con le sue prestazioni riesce a portare molti punti alla sua squadra. La Roma ha fatto bene a blindarlo. Nei prossimi anni può crescere ancora e aiutare la Roma a ottenere risultati prestigiosi”.
Sta per iniziare il ritiro estivo. Come si presenta la nuova Roma?
“Negli ultimi anni la società ha operato in maniera confusa.. Ora, grazie a Ranieri, il club sembra avere finalmente intrapreso una strada differente. Gasperini è uno dei migliori allenatori in circolazione, che garantisce un rendimento costante alle sue squadre e aiuta i giocatori a migliorare. Ingaggiarlo è stata, senza dubbio, una scelta intelligente da parte della dirigenza. Con un po' di pazienza, la Roma può finalmente diventare una squadra competitiva”.
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