Giovannelli: "Derby? Ho segnato un solo gol con la Roma, ma ho scelto il momento e il luogo ideale"
Paolo Giovannelli, ex centrocampista della Roma, autore della rete del 2-1 con cui la Roma batté la Lazio nel derby di ritorno della stagione 1979-1980, è stato intervistato da Roma Radio. Queste le sue dichiarazioni:
“Ricordo questa palla che rotolava verso l’area, il tiro all’incrocio dei pali e la corsa verso la Curva Sud. Fu L’unico gol che feci a Roma, ma ho scelto il momento e il luogo ideale per questa soddisfazione".
Segnare un gol al derby ti consegna alla storia?
"Sono l’emblema di questo concetto. Ho giocato poco tra infortuni e malattie, ho fatto 40 gare. Però a distanza di anni, vengo chiamato per ricordare quella partita. Fare il gol della vittoria a 4 minuti dalla fine… in quel periodo lì sia la Roma che la Lazio non avevano ambizioni scudetto e quindi in campionati anonimi era la partita. Era l’unico appuntamento che contava".
Grandi compagni di squadra?
"Già quella stagione lì, che è stata quella del primo mattone di una Roma che in pochi anni avrebbe vinto lo scudetto".
Come sei arrivato a Roma?
"A 16 anni giocavo in prima squadra a Cecina. Ero in Nazionale giovanile, qualcuno mi ha visto e si era sparsa la voce. Avevo fatto altri provini con Napoli e Fiorentina, poi arrivò Moggi e mi prese".
Il barone Liedholm?
"Forse oggi sarebbe fuori luogo, nel senso che magari, colo modo che aveva lui sempre disincantato con le sue battute, oggi si dovrebbe adeguare anche lui. Ma con chiunque parli, tra i giocatori della Roma e del Milan ti racconta gli stessi aneddoti. Era, oltre che un insegnante di calcio, una persona con grande carisma che faceva rendere al meglio le sue squadre"
Quanto sentono il derby i calciatori romani?
"È sicuro che il calciatore romano e romanista lo vive in maniera diversa. Perché viene vissuto dalla gente comune in maniera esasperata quindi immagino quello che potrà vivere un calciatore nel doverlo giocare".
Derby senza curve?
"Di sicuro il derby, ma in generale in una partita di calcio è determinante il pubblico. Avere lo stadio stracolmo è un’altra cosa che giocare in uno stadio vuoto. Solo in Italia succedono queste cose, sempre a chiudere le curve con provvedimenti assurdi per una partita di calcio".