Florenzi: "Sarebbe un orgoglio giocare nella Roma. A Lecce forse un problema di testa"
Alessandro Florenzi, centrocampista della Roma in prestito in questa stagione al Crotone, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport:
Ventisei presenze e 10 gol finora col Crotone: non male per un centrocampista di 21 anni alla prima stagione in Serie B.
“Sono un centrocampista a cui piace inserirsi e mettere la palla in rete. Anche lo scorso anno con la Primavera della Roma feci 14 gol”.
Tra l’altro, hai iniziato il campionato da difensore…
“Me lo chiese il mister Manichini, che aveva problemi in quel ruolo. Io ho dato la mia disponibilità. Poi, sono tornato a ricoprire il mio ruolo naturale”.
Sei in prestito al Crotone. Pensieri per il futuro?
“Penso solo a finire bene la stagione al Crotone. Poi, in estate, vedremo”.
Terminata la trafila nelle giovanili, meglio restare nella società di provenienza, pur giocando poco o nulla, o fare un esperienza da titolare in altre squadre, anche se di categorie inferiori?
“Finiti gli anni in Primavera, la cosa più importante è comunque giocare, fare esperienza. Per questo, ho scelto di lasciare Roma e trasferirmi in Calabria. Qui ho avuto l’opportunità di mettermi in luce e guadagnarmi anche la maglia azzurra dell’Under 21”.
Hai pure già debuttato in Serie A con la Roma.
“Se ci ripenso, mi viene la pelle d’oca. E’ accaduto all’ultima giornata dello scorso campionato contro la Sampdoria. L’Olimpico era pieno. Vincemmo 3-1. Diedi il cambio ad una leggenda vivente, qual è Francesco Totti”.
Il calciatore al quale ti ispiri?
“Il mio modello è Fabregas”.
La Roma ne avrebbe bisogno.
“Sarebbe un orgoglio tornare a giocare nella Roma, superfluo dirlo. In famiglia siamo tutti romanisti. Ma, dipende dal fatto se la società avrà fiducia in me. A fine stagione si vedrà. Intanto, l’importante è giocare”.
Hai visto la partita contro il Lecce?
“Certo che l’ho vista. Non è andata bene, purtroppo”.
La tua idea?
“E’ stato sbagliato l’approccio alla gara. Forse un problema di testa”.