De Rossi: "La Curva Sud? Noi giocatori dobbiamo fare qualcosa"

03.10.2016 08:38 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
De Rossi: "La Curva Sud? Noi giocatori dobbiamo fare qualcosa"
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© foto di Federico Gaetano

De Rossi a Premium Sport

"Non si capisce bene cosa ho detto, nemmeno mi ricordo. Quando segna Dzeko poi siamo un pochino più contenti perché lui soffre quando non segna, ha grande qualità a differenza di chi avete lì in studio (si riferisce scherzosamente a Toni) però è un bravo ragazzo come lui. Sarei contento pure se segnasse Iturbe, ma pure quando entra Francesco quando ci sono quelle giornate di rivincita di quel genio quarantenne. La vittoria sistema un po' le cose, quando vai in Nazionale ti porti via anche i risultati, abbiamo alternato partite buone a partite non buone, l'Inter era forte ed è stato importante, anche se abbiamo sofferto. Potevamo fare tantissimi gol, dà morale e questa è la giusta strada per ricominciare. Ho detto ai tifosi di comprare la maglia di Dzeko, ma in bosniaco (ride). È stato un mese particolare, mi è dispiaciuto perdere la fascia per un mese ma ho accettato il provvedimento, anche se gioca Francesco io mi sento importante e che deve fare sempre il capitano. Il campionato è sulla falsariga di quello dell'anno scorso, la Juventus sembra disumana, pure quando fanno partite mediocri vincono, hanno una cattiveria che noi invidiamo. Ci sono squadre poi che stanno facendo benissimo, ce ne sono tante in pochi punti. L'ambiente non è un alibi, ci sono arrivato a questa età, il giorno dopo la partita mi leggevo tutto, siti, giornali, tanta roba. Se invece ignoriamo questo viviamo meglio, poi leggiamo, sentiamo, se iniziassimo a distaccarci noi per primi da questo ambiente allora staremmo bene. Ringraziamo chi viene allo stadio, manca la parte più importante del nostro stadio e dobbiamo fare qualcosa, noi giocatori abbiamo fatto troppo poco secondo me, non penso che i tifosi abbiano sempre ragione, ma stavolta hanno ragione. Non è giusto quello che sta accadendo, devono tornare allo stadio, altrimenti si va a giocare da un'altra parte, due pesi e due misure non si fanno. Luca Toni con noi ha vissuto una delle nostre migliori stagioni, ma senza la Curva non è bello, perché escono subito i mugugni, non è la stessa cosa però in casa le abbiamo vinte tutte e non deve essere un alibi".

De Rossi a Sky Sport

“Gol di Banega? Si può far sempre meglio. Lui è stato bravo, quando c'è una situazione del genere io potevo far meglio. Siamo stati bravi ma potevamo fare meglio in questo episodio. Fatica in trasferta? Non lo so, a Firenze abbiamo fatto bene ma a Cagliari molto male. A Torino sembrava una partita del giovedì, siamo poco continui e poco costanti. Siamo diversi da quelli che dobbiamo raggiungere, ovvero la Juventus. Vince anche quando non gioca bene perché prende pochi gol. Serve più compattezza? Oggi con Strootman ci siamo guardati dicendoci che oggi sarebbe stata dura visto che eravamo solo noi a centrocampo. Ci sono partite difficili, quando hai così tanti giocatori in fase offensiva è un rischio che devi riuscire a sopportare. Scelte sbagliate sotto porta? Certo, azioni che creiamo da soli che però non sfruttiamo, tipo quelle di Salah e Dzeko. Ci manca un po' di killer instinct come dite voi”.

De Rossi a Roma TV

Siamo stati bravi oggi. Siamo partiti forte e abbiamo avuto tante occasioni per segnare. Abbiamo concesso qualcosina però poi siamo rimasti compatti. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, ma la reazione dopo l'1-1 è stata incredibile. Questo è sintomatico che la squadra si sta ritrovando, non diciamolo troppo forte perchè poi siamo pronti a smentirci, purtroppo ogni tanto. Però siamo pronti a continuare su questa strada e adesso c'è la Nazionale. Vuoi o non vuoi stacchi un pochino ma quando torniamo abbiamo subito una partita difficilissima. Ma la strada deve essere questa. Esultanza al gol di Dzeko? A parte che quando fai gol, soprattutto contro l'Inter sei sempre molto felice, ma personalmente, quando segna quel ragazzo che ha vissuto qualche critica, penso a questo. Come Iturbe o Juan Jesus. Noi viviamo lo spogliatoio 24 ore al giorno e quando un nostro amico, come questi ragazzi bravi, si toglie una soddisfazione personale io sono anche più contento: Si è rischiato troppo per essere quella squadra perfetta che vogliamo diventare, quelle squadre che vanno a vincere i campionati. Anche se con l'Iinter in casa qualcosina concedi, soprattutto se proponi così tanto, se vai così tanto in fase offensiva. Non mi piace parlare di furore, rabbia, sono discorsi da bar, ma la squadra ha fatto una partita un pò così. Ci sono dei dati importanti, con la Samp ad esempio, la squadra ha corso di più nel primo tempo che nel secondo. Questo è sintomo che bisogna essere messi meglio in campo, bisogna essere più attenti e maggiore rabbia nei passaggi o nei contrasti. Dipende molto dalla testa. I tifosi? Lo stadio sono stati bravissimi. Non possiamo fare tifosi di Serie A e tifosi di Serie B, dobbiamo ringraziare tutte le persone che sono venute oggi allo stadio. La Curva Sud si riempie ma non è la stessa cosa. L'obiettivo è riportare chi la riempiva prima, chi viene in trasferta, poi non deve essere un alibi. Si può vincere anche senza, ma personalmente io ho sempre sognato di giocare allo stadio davanti alla Curva Sud. Questa situazione debba essere risolta al più presto. Noi giocatori dobbiamo parlarne di più, perchè sia i tifosi della Roma che quelli della Lazio non stanno vivendo una situazione giusta. Ho sentito che Baldissoni ha proposto di andare a giocare in un altro stadio. Ben venga, perchè noi siamo per le cose giuste e questa volta, a mio avviso, non è una cosa giusta".

De Rossi in zona mista

"Non capisco di cosa si parli riguardo la mia esultanza al gol di Dzeko. Insultati i tifosi di cosa? Io esulto con i miei compagni e quando segna un ragazzo che ha passato momenti di critica immotivata, sono contento e festeggio in maniera focosa come faccio sempre ai gol della mia squadra, quindi non abbiamo esultato nessuno. Stasera era fondamentale vincere. La classifica parlava, poi si dice sempre "è presto, manca tanto", ma i punti cominciavano ad essere tanti e quindi insomma i punti ci servivano. Avevamo iniziato bene, poi ci avevano pareggiato come già successo, quindi rivincerla, andare in vantaggio era troppo importante. Le scelte di Pjanic e Higuain? Loro sono loro. Farla a me questa domanda, come l'avete fatta a Francesco questa estate, siamo le persone più sbagliate o forse siamo quelle giuste. Non siamo tutti uguali. Io ti posso rispondere per quella che è stata la mia storia. Se io fossi nato 100 km più a nord o più a sud, probabilmente avrei goduto nel fare la stessa carriera di Pjanic. Lui per venire alla Roma è andato via dal Lione, quindi loro ce la dovevano avere con lui? Tutto il mondo ce l'ha con Pjanic e Higuain perchè hanno cambiato 5-6 squadre. Insomma il calcio è questo. L'esempio mio e di Francesco sono più unici che rari. Non che siamo meglio di loro, penso che sia naturale quello che hanno fatto. Pjanic è sempre stato un compagno leale e serio. Finirò la carriera a Roma? Non ne parlo ma non perchè io sia spaventato dall'idea di chiudere quest'anno con la Roma o il prossimo o tra due. Non ne parlo perchè adesso non serve, non ha senso. La Roma e i romanisti debbano godersi una classifica che non è meravigliosa ma degna di una squadra che deve provare a lottare. I tifosi? Manca una parte troppo importante della storia della Roma. Poi possiamo fare che sia tutto a posto, anche se facciamo 90.000. Ma sappiamo tutti che non è così".